Torre Annunziata. Falso profilo WhatsApp si spaccia per il sindaco: Corrado Cuccurullo sporge denuncia alla Polizia Postale. Il primo cittadino è stato vittima di un tentativo di truffa digitale con falso account che ha iniziato a contattare e rispondere a ignari cittadini spacciandosi per lui.
La notizia è stata resa nota ieri dallo stesso Cuccurullo, che ha prontamente denunciato l’accaduto alla Polizia Postale. Gli agenti specializzati in reati informatici hanno immediatamente avviato le indagini per risalire all’origine del profilo falso. L’account incriminato, utilizzando il nome e una foto del sindaco, ha cercato di conquistare la fiducia di alcuni contatti.
Sebbene non siano ancora emersi dettagli precisi sulle conversazioni, episodi di questo genere puntano spesso a richieste fraudolente, come trasferimenti di denaro o l’ottenimento di informazioni riservate. «Questo numero di telefono non è il mio. Mi sono attivato per sporgere denuncia. Nel frattempo, chiedo a tutti di fare attenzione e di non divulgare informazioni personali con questo contatto falso,» ha dichiarato Cuccurullo attraverso un post sui suoi canali ufficiali.
Il sindaco ha sottolineato l’importanza di essere vigili e cauti per evitare di cadere vittima di simili inganni. La Polizia Postale sta lavorando per identificare il responsabile, che rischia gravi accuse, tra cui sostituzione di persona e truffa. Le indagini si concentrano sull’analisi dei dati digitali legati al falso profilo, una procedura che potrebbe portare a risultati concreti nelle prossime settimane.
La vicenda evidenzia ancora una volta come i mezzi digitali possano essere sfruttati per attività fraudolente, spesso prendendo di mira figure pubbliche o istituzionali. Non è la prima volta che casi simili colpiscono i comuni dell’area vesuviana.
Lo scorso agosto, anche il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, fu vittima di un’azione analoga, con un falso profilo che si spacciava per lui per ingannare i cittadini. Qualche anno fa, invece, il Comune di Bacoli subì un attacco hacker alla propria pagina Facebook ufficiale, utilizzata poi per la condivisione di contenuti erotici.