Ottanta tifosi, con i volti travisati, protagonisti di un blocco stradale. Un corteo improvvisato, con circa 300 partecipanti. E, ancora, lanci di fumogeni e petardi, anche sul terreno di gioco, causando la sospensione della partita per 5 minuti. Sono queste alcune delle scene che hanno caratterizzato la partita di calcio di serie C Benevento-Casertana, disputata lo scorso 27 ottobre nello stadio Ciro Vigorito. Sono 22 complessivamente i supporter della squadra di Caserta nei confronti dei quali il questore di Benevento Giovanni Trabunella ha emmeso altrettati Daspo, divieti di accedere alle manifestazioni sportive, per condotte che hanno provocato “turbative dell’ordine e della sicurezza pubblica”. A ripercorrere i fatti la polizia di Stato del capoluogo sannita. Prima della gara, nella fase di afflusso della tifoseria ospite, un gruppo di ultras casertani, mentre si stava dirigendo a bordo di otto minivan e tre auto verso il Vigorito, nonostante le indicazioni del personale delle forze dell’ordine preposto ai servizi di controllo e accompagnamento in sicurezza dal limite di provincia fino allo stadio, si sono rifiutati di confluire nell’area di servizio Vaccarella, a San Salvatore Telesino (Benevento). Dopo ripetute intimazioni del personale operante, i mezzi sono stati bloccati in corrispondenza dell’uscita per Castelvenere dove circa 80 tifosi casertani, con i volti travisati, hanno occupato la sede stradale per circa 10 minuti, causando un blocco della circolazione stradale. Successivamente, circa 300 tifosi in possesso di biglietto di accesso allo stadio sono ripartiti in direzione di Benevento, sotto la vigilanza delle forze di polizia, ma, giunti in via Avellino, hanno improvvisato un corteo a piedi verso lo stadio. A seguito di indagini svolte dalla Digos di Benevento, in collaborazione con la polizia scientifica e con la Questura di Caserta, sono stati identificati 13 ultras, raggiunti da provvedimenti di Daspo di durata che varia dai 3 fino ai 6 anni. Alcuni soggetti erano stati già destinatari di precedenti analoghe misure emesse da questori di altre province. Dopo i controlli ai tornelli a cura degli steward, i tifosi casertani, appena entrati nel settore ospiti, hanno dato vita a un fitto lancio di fumogeni e petardi, parte dei quali lanciati sul terreno di gioco, causando la sospensione della gara per circa 5 minuti. Anche in questo caso le attività di indagine effettuate dalla Digos in collaborazione con i colleghi di Caserta hanno permesso di identificare altri quattro ultras della Casertana, responsabili del lancio di petardi, raggiunti da altrettanti provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni calcistiche per un periodo di due anni. I provvedimenti si aggiungono a quelli già irrogati nell’immediatezza dei fatti dal questore di Benevento nei confronti di altri cinque sostenitori della Casertana, che erano stati sorpresi sulla strada stadale 372, durante le attività di controllo svolte nell’area di servizio “Vaccarella”, in possesso di dieci bombe carta, un fumogeno e quattro mazze, nascosti nel portabagagli posteriore dell’auto su cui viaggiando. Per ciascuno di loro è scattato il Daspo per due anni.
SPORT
15 gennaio 2025
Fumogeni in campo e blocchi stradali durante il derby con il Benevento: Daspo a 22 ultras della Casertana