Strasburgo. Di quel detenuto 75enne, ex killer della camorra condannato all’ergastolo, se ne erano perse le tracce alle 18 dello scorso 30 dicembre, quando non si è presentato in carcere dopo un permesso premio natalizio.
Ma ieri, mentre nel nostro Paese proseguivano le ricerche, l’evaso si è materializzato in Francia, precisamente a Strasburgo, nel bel mezzo di una manifestazione di agricoltori in corso davanti alla sede del Parlamento Europeo. Manifestazione alla quale stava partecipando non è chiaro a che titolo e per quale motivo.
La notizia del suo ritrovamento, casuale, da parte della polizia francese, è stata subito trasmessa alle autorità italiane e l’Ufficio affari internazionali della Procura generale presso la Corte d’Appello di Napoli si è immediatamente attivato per la trasmissione del mandato di arresto internazionale. Secondo le prime informazioni, pare che Delli Paoli, fosse andato, a Strasburgo per protestare contro la sua condizione detentiva: più volte, malgrado il parere contrario dei suoi legali, aveva presentato delle istanze di revisione che però gli erano state tutte rigettate.
La sua è storia più unica che rara: “Pullastriello”, com’era soprannominato all’epoca del suo arresto, è considerato uno storico affiliato al clan dei Casalesi. Fu proprio lui il pomo della discordia che diede vita a una sanguinosa faida di camorra. Nel 1985 fu vittima di un agguato organizzato dai rivali della fazione Belforte di Marcianise (Caserta), ma riuscì a salvarsi, nonostante la fucilata al collo. Quell’agguato fece scoppiare la guerra tra i Belforte, che erano cutoliani, e i Piccolo, vicini a Bardellino e, quindi, ai Casalesi.
Uno scontro che provocò numerosi morti. Il 27 maggio 1993 Delli Paoli è stato condannato all’ergastolo dalla Corte di Assise di Appello capitolina per l’omicidio di Salvatore Ruocchio, avvenuto il 27 giugno 1990 ad Ardea, in provincia di Roma. E’ detenuto dal 12 febbraio 1994 ma si è sempre professato innocente. Secondo quanto riferiscono i suoi legali, gli avvocati Domenico Antonucci e Loredana De Risi, ha ottenuto diversi permessi premio per motivi familiari dai quali è sempre tornato.
Non l’ultima volta però. Avrebbe dovuto essere in cella, nel carcere casertano di Carinola, alle 18 del 30 dicembre. E, invece, da allora di lui nessuna traccia. Almeno fino a ieri. Malgrado il parere negativo ma non vincolante della magistratura inquirente, i permessi premio gli sono stati sempre concessi, finora, grazie alla sua buona condotta. Da circa un anno era riuscito anche a ottenere una declassificazione che gli ha consentito di scontare la pena non più nei reparti di alta sicurezza delle carceri, quelli, per intenderci, destinati ai criminali più incalliti. La Squadra Mobile di Caserta e la Dda di Napoli, per la precisione la sezione coordinata dal procuratore aggiunto Michele Del Prete, hanno aperto un fascicolo contro ignoti nel quale si ipotizza il reato di favoreggiamento.
L’obiettivo degli inquirenti partenopei è scoprire come e chi ha aiutato l’ex killer ad arrivare in Francia senza che venisse individuato.