Centomila luci contro il buio delle ‘zone rosse’: la rete ‘No ddl Sicurezza – A Pieno Regime’ lancia per oggi la giornata di mobilitazione nazionale contro il disegno di legge Sicurezza. L’appuntamento è in diverse piazze d’Italia tra cui Roma, Napoli, Bologna, Asti, Bergamo, La Spezia, Reggio Emilia e Pesaro e punta a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’impatto negativo che il disegno di legge 1236 potrebbe avere sui diritti umani una volta definitivamente approvato. “Il testo, attualmente in discussione al Senato, prevede un ulteriore inasprimento delle leggi penali in materia di sicurezza pubblica e antiterrorismo, ampliando l’ambito delle sanzioni e criminalizzando forme di dissenso pacifico”, sottolinea in una nota Amnesty International Italia, tra le organizzazioni aderenti alla Rete. “Tra gli aspetti più preoccupanti del provvedimento, emergono la trasformazione di alcune infrazioni amministrative in reati penali; il ricorso a misure preventive, come i fogli di via, anche in assenza di effettivi danni o comportamenti violenti; l’effetto deterrente che tali norme avrebbe sulla partecipazione a proteste pacifiche, mettendo così a rischio le libertà fondamentali di espressione e di riunione pacifica”. La Cgil Napoli e Campania parteciperà alla fiaccolata promossa a Napoli in piazza Plebiscito per ribadire, dopo le manifestazioni di settembre e di dicembre, la propria contrarietà ad un disegno di legge “liberticida ed antidemocratico e che arriva a mettere in discussione anche i diritti umani”. “Chiediamo al Parlamento – si legge in una nota del sindacato – di respingere questo disegno di legge e la complessiva deriva securitaria del Governo Meloni sulle questioni sociali, non è criminalizzando il dissenso che si risolvono i problemi del Paese ma dando risposte ai bisogni delle persone che soffrono gli effetti della crisi e l’assenza di riforme sociali” dichiara il sindacato. “Il Governo e il Parlamento – si legge nella nota – dovrebbero investire le proprie energie per proporre provvedimenti sulla vera emergenza sicurezza nel nostro paese, quella sociale. L’ultimo anno nella nostra Regione è stato un anno record sia per le morti e gli infortuni sul lavoro, sia per attivazioni di contratti precari e a basso salario. Crediamo – conclude la nota – che le priorità da affrontare siano queste, piuttosto che proporre leggi liberticide e che mettono in discussione le libertà democratiche di espressione e dissenso” le parole della Cgil. Sul tema sicurezza ha parlato anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, anche presidente nazionale dell’Anci. Nel Pd c’è diffusa preoccupazione per il possibile ritorno propagandistico per il governo: “C’è preoccupazione, è vero, ma non è tanto una questione di Pd. Però il tema è stabilire criteri condivisi di collaborazione, come stanno cercando di fare anche gli altri sindaci. Magari Meloni insiste con zone rosse e quartieri commissariati per sfruttare la debolezza del centrosinistra sul tema sicurezza. Credo – aggiunge – che la nostra area politica debba avviare una riflessione sul tema, perche’ la sicurezza non e’ un argomento che puo’ essere patrimonio esclusivo della destra, ma e’ un bene comune che sta a cuore innanzitutto ai più deboli”. Manfredi osserva infine che “la risposta che abbiamo ogni giorno di fronte non può essere un modello securitario. Il lavoro principale deve essere quello di ridurre i motivi di disagio, dando sostegno ai cittadini con misure concrete, come stiamo facendo a Napoli a partire dai progetti di riqualificazione urbana condivisi con il territorio”. Le zone rosse – conclude – “sono una misura emergenziale temporanea. Ma per affrontare strutturalmente i problemi della sicurezza servono risorse, e una maggiore presenza delle forze dell’ordine” le parole del sindaco di Napoli e presidente nazionale dell’Anci.
CRONACA
17 gennaio 2025
Sindacati e cittadini oggi in piazza a Napoli contro il ddl sicurezza