Ci ha fatto ridere sul palcoscenico di Made in Sud e continua a farlo sul grande schermo portando tanti sorrisi nelle case degli italiani. Non si è mai fermato, Ciro Giustiniani, continuando a coccolare il suo pubblico anche attraverso i social e poi la decisione di scrivere libri, di raccontare storie e aneddoti della sua Napoli. Lo fa con il suo secondo libro, dal titolo chiaro che racchiude tutta l’appartenenza ad un popolo, quello partenopeo, ai suoi colori, alle sue contraddizioni ma in particolare i suoi modi di dire. Da qui nasce il libro «Kitemmorto» edito da Rogiosi,un viaggio nella lingua napoletana e nelle sue espressioni, un testo che diventa un vademecum a ad andare oltre lo sguardo frettoloso e sfuggente da visitatori della città che spesso tutti conoscono solo per la pizza, il Vesuvio ed il mandolino. Attraverso i personaggi che si muovono nel suo libro Ciro Giustiniani racconta la Napoli fatta di volti, modi di dire spingendo il lettore ad un rapporto più intimo con la città.
Ospite negli studi di Metropolis l’attore napoletano ha raccontato il suo libro che con leggerezza e tanta ironia diventa quasi una guida perfetta per trascorrere e vivere Napoli.
«La scelta del titolo Kitemmorto non è a caso – spiega il comico partenopeo – parte in primis dall’italianizzazione del mio pezzo di cabaret dove mia madre mi richiamava all’attenzione usando quel termine, ma molti termini li usiamo e sappiamo che cambiano funzione. In questo caso non dobbiamo pensare che sia necessariamente una eccezione negativa e non si tratta di imprecazioni negative, ma modi di dire che fanno parte del nostro linguaggio». E ancora spiega: «si tratta di un viaggio lungo un giorno tra le voci, i modi di dire e le parole dell’inferno della lingua napoletana. Un uomo e il suo mentore, quasi come Dante e Virgilio, si avventurano tra vicoli e bassi, bar e chiese, alla scoperta di una Napoli che cambia ma resta vera e verace e che esprime tutta sé stessa in ogni esclamazione del suo popolo». Per Ciro Giustiniani scrivere il suo secondo libro è stata una scelta maturata e non un cambio di veste, o il voltar pagina «assolutamente: io credo che nell’armadio di ognuno di noi ci sono tanti abiti e ogni giorno si decide di indossarne uno. Tutto fa parte del modo che ognuno di noi ha per comunicare, e la scrittura in questo caso è un veicolo davvero potente . Il libro è una esperienza intima, personale, rappresenta il contatto diretto che hai con il pubblico, diverso quello della televisione, quello del teatro. Sono tutti modi di comunicare diversi e fondamentali.
Non ha censura, ho l’opportunità di smantellare questo finto bigottismo che troppo spesso ci circonda e questo non va bene». Racconta il dietro le quinte di Made in Sud per sottolineare come è importante essere se stessi sempre «Sono stato per dieci anni a Made in Sud e ti garantisco che seppur in alcuni casi si registrava o si effettuavano le prove delle esibizioni, non sempre poi quando c’era la diretta riuscivo a ripetere tutto allo stesso modo. Questo perché non si puoi prevedere tutto l’importante e non esagerare offendendo. Con il libro invece si ha più libertà, certo senza il rischio poi di diventare parlamentare». Ironizza. Idee chiare anche sull’uso dei social che in poco tempo sono diventati un canale di comunicazione e che vede sbancare con centinaia di sit-com «Sento spesso dire che i social sono negativi, hanno rovinato un pò le nostre abitudini comunicative ma dobbiamo anche dire che hanno dato tanto spazio a chi non poteva, e parliamo del settore del teatro spazio magari a tanti giovani talenti che viceversa non avrebbero potuto fare un percorso strutturato. Giovani che fanno la gavetta in modo diverso e in un modo sicuramente più semplice. Io – continuo – quando ho iniziato questa carriera non c’erano i social ed ovviamente ho dovuto fare teatro e comicità in un modo diverso. L’importante ovviamente è non abusare dei social, di non usarli in modo negativo». Un appello quindi soprattutto in un momento storico particolare dove i social hanno ormai preso il monopolio della vita di ognuno di noi. Dal libro al teatro ora il prossimo appuntamento resta top secret «tante novità sicuramente a breve anche sui canali social vi terrò aggiornato Per ora vi invito a comprare il libro perchè davvero è l’occasione per me di restare nelle case delle persone, oltre un applauso che invece sfuma subito dopo l’esibizione in un teatro».
GUARDA L’INTERVISTA: https://youtu.be/Sg2K3FqcjcA