Il dibattito è sempre più teso nel Partito Democratico quando si parla di terzo mandato. In Campania la questione è molto seria e rischia di scatenare una scissione tra gli attuali alleati nella maggioranza del governatore De Luca. L’attuale presidente della Regione continuerà per la sua strada, inseguendo quel terzo mandato che anche Zaia vorrebbe per il suo Veneto. Dopo le parole dell’ex segretario dem Pierluigi Bersani che nei giorni scorsi aveva «consigliato» di trovare una soluzione al partito e a De Luca, il presidente della Regione Campania intervenuto in una visita al Centro Ricerca Ericsson di Pagani ha risposto in maniera dura. « Abbiamo fatto una battaglia all’ultimo respiro per sbloccare i fondi di coesione, da soli. Di tutti questi scienziati che parlano del terzo mandato, di questa oscenità, quando stavamo in piazza per sbloccare i fondi per il Mezzogiorno non c’era nessuno, ovviamente. Erano tutti al bar, alla buvette a prendersi gli aperitivi mentre noi stavamo in piazza a lottare», ha spiegato. «Stiamo combattendo. Il Sud deve difendersi con le unghie e con i denti per gli interventi da fare con i fondi europei ma anche con quelli nazionali. La Campania rimane la regione che riceve ancora meno risorse di tutte per la sanità pubblica. E’ una vergogna, uno scandalo. Tutti gli scienziati che parlano di terzo mandato farebbero bene a parlare della tutela dei diritti universali per tutti i cittadini italiani dal Piemonte alla Sicilia. Ma su questi temi ovviamente c’è uno solo che sta combattendo a tutela del Sud, la Campania». A Bersani ha consigliato «di farsi un grappino la sera, di andare a dormire, perché si sta rincoglionendo», l’affondo del governatore campano. A Napoli, Bersani aveva auspicato un’intesa tra il partito e il presidente uscente: «Io voglio bene a De Luca, ho sempre avuto amicizia e stima. Gli direi di prendere atto ragionevolmente della situazione, ma lo direi anche al resto del Pd che deve prendere atto della forza, della popolarità, dei risultati di De Luca e arrivare a intendersi in qualche modo. Il compromesso è una cosa nobile quando c’è di fronte una battaglia più grande», le parole del politico romagnolo qualche anno fa. «Non sto facendo nessuna corsa per il terzo mandato. Sto cercando di spiegare a tutti che quando bisogna decidere per il futuro della regione devono decidere i cittadini e non i burocrati che stanno a Roma e non sanno neanche dov’è la Regione Campania. Questa sarebbe la democrazia, così come sarebbe democrazia, prima di aprire bocca capire quali sono le poste in gioco, di che stiamo parlando. Qui non si tratta di mettere un timbro ma di recuperare un anno e mezzo di tempo che abbiamo perso nella battaglia per i fondi di coesione» – ha spiegato De Luca – «Rischiamo di perdere miliardi di euro perchè aprire un cantiere, fare una progettazione richiede dei tempi. Dobbiamo completare il piano di ristrutturazione della rete ospedaliera, completare il piano di trasporto pubblico locale, i programmi che riguardano l’autonomia idrica nella nostra regione. Queste le cose di cui dovrebbe occuparsi una politica seria. Ma qui non c’è una politica seria, questo è un circo equestre». Dal Pd napoletano la difesa è tutta per l’ex segretario nazionale a cui è andata la «vicinanza» del partito. « Quando Pierluigi Bersani parla, capita come sempre che abbia ragione. Sottoscrivo parola per parola la sua recente intervista con alcune dichiarazioni molto responsabili anche in merito alla vicenda campana, e a lui do la mia piena solidarietà dopo la pessima risposta del presidente De Luca, che ha perso un’altra occasione per ritrovare il garbo e il buon senso e riconoscere la serietà delle argomentazioni», dichiara Francesco Dinacci, presidente del Pd Napoli, commentando così le parole del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
CRONACA
21 gennaio 2025
Campania al voto, nervi tesi sul terzo mandato: De Luca contro Bersani