Torre del Greco. Partenza a scoppio ritardato per il servizio di asilo nido comunale: taglio del nastro all’istituto comprensivo Don Bosco-D’Assisi di via del Clero e prime polemiche per l’esclusione di due bambini di quattro mesi. Un giallo capace di macchiare la «festa» promossa in pompa magna dall’amministrazione comunale targata Luigi Mennella per salutare il ripristino di un servizio «scomparso» dal gennaio 2020 – all’epoca del lockdown per l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 – e finito immediatatamente sotto i riflettori della commissione trasparenza di palazzo Baronale. Pronta, attraverso il presidente Luigi Mele, a convocare il dirigente alle politiche sociali Alessandro Borrelli per (provare) a fare piena luce sulla vicenda.
Le due esclusioni
Come ricostruito dai consiglieri comunali d’opposizione, due bambini di quattro mesi – regolarmente inseriti nella graduatoria degli ammessi al servizio di asilo nido comunale – sarebbero stati «tagliati» a causa della mancanza di figura professionali specializzate nell’assistenza di neonati. Con buona pace della fascia 0-36 mesi prevista dal bando per l’asilo nido comunale. «Le due mamme dei piccoli sono state prima informate telefonicamente dell’ammissione dei propri figli al servizio – la versione raccolta dagli esponenti di minoranza del consiglio comunale – e poi invitate a lasciare i bambini a casa perché troppo piccoli». Una versione su cui ora la commissione trasparenza vuole vedere chiaro.
L’inaugurazione
In mattinata proprio il primo cittadino aveva tagliato il nastro dei locali attrezzati nel plesso di via del Clero. Con lui l’assessore alle politiche sociali Mariateresa Sorrentino, il dirigente comunale Alessandro Borrelli, la dirigente scolastica Rosanna Ammirati e il parroco della chiesa del Carmine don Mario Pasqua. Presenti inoltre i genitori dei sedici bambini (su un totale di 25 posti a disposizione, rimasti in parte incompleti a causa del ritardo con cui è partito il servizio) iscritti all’asilo nido. Il gruppo di piccoli di età compresa tra i 3 e i 36 mesi – fanno sapere dal Comune – sarà destinato preso a infoltirsi per l’arrivo di ulteriori domande. O magari per l’ammissione di fatto dei due neonati in graduatoria, ma invitati fino a oggi a restare a casa.
Il primo cittadino «Si tratta di un altro importante servizio consegnato alla cittadinanza il sindaco – ha sottolineato il sindaco a margine dell’inaugurazione -. L’attenzione sull’argomento resta alta e ci auguriamo che presto possano essere ultimati gli avanzatissimi lavori a Villa Guerra, struttura destinata ad ospitare nel prossimo futuro l’asilo nido comunale».
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