Castellammare. «Posso gettare una carta a terra?». «No, non si fa. Perché s’inquina l’ambiente». Alice ha quattro anni, un bel sorriso e sta già imparando come si rispetta la natura e quali sono i comportamenti da tenere dentro e fuori casa, per tutelare il bene comune. E’ solo una delle decine di piccoli alunni della scuola dell’infanzia del primo circolo didattico Basilio Cecchi, che rappresenta una vera e propria eccellenza a Castellammare di Stabia. Un istituto dove si comincia fin dai più piccoli a insegnare concetti come l’integrazione, la multiculturalità, l’inclusione e la sostenibilità ambientale, per formare i cittadini che tra qualche anno avranno il compito di costruire «una Castellammare migliore». Una sfida che comincia dai banchi di scuola, come indicato dalla dirigente Angela Antonelli, che s’affida a un team di docenti professionale e dotato della straordinaria capacità di rendere semplice ai più piccoli, anche argomenti particolarmente complessi. Un gruppo di insegnanti di cui fanno parte: Stefania Catania, Annamaria Juliano, Concetta Conte, Ermelinda Labriola, Annunziata De Luca, Giovanna Fadda, Libera Paesano, Claudia Russo, Paola Tassar, Lucia Scarpa, Valentina Scannapieco, Filomena Trama, Alba Vingiani, Patrizia Somma e Olimpia Rosolino. «La nostra scuola, pur non chiamandola educazione civica, ha dato importanza al rispetto delle regole per facilitare una convivenza civile basata su un comportamento sociale corretto, nel rispetto di sé e degli altri, con attenzione anche alla cura delle cose proprie e altrui», spiegano le docenti. Chi avesse dubbi sul risultato di quest’impegno resterebbe sorpreso. Sì, perché tra le aule della scuola dell’infanzia Basilio Cecchi puoi trovare Lorenzo che spiega «la strada si attraversa sulle strisce pedonali», Luigi che aggiunge «le auto davanti alle strisce pedonali devono fermarsi», e Céline che sentenzia «in città è meglio girare in bicicletta». Hanno tutti tra i 3 e i 5 anni e lasciano quasi senza parole quando si affrontano temi come l’inclusione: «Io gioco sempre con la mia amica, lei ancora non parla bene l’italiano ma la stiamo aiutando», racconta Francesca guardando una piccola di nazionalità bengalese che frequenta la sua classe. Non è l’unica, perché all’interno della scuola dell’infanzia, ci sono – ad esempio – anche ragazzi provenienti dall’India che oggi risiedono a Castellammare. Bambini che trovano nell’istituto Basilio Cecchi un ambiente sereno per poter crescere. «La scuola dell’infanzia mira a porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva, che consiste nel prendersi cura di sé stessi, degli altri e dell’ambiente, ma anche nel mettere in atto forme di cooperazione e di solidarietà», spiegano ancora le docenti, che mostrano fiere i cartelloni realizzati dai bambini con disegni colorati e slogan che sono la sintesi del grosso lavoro che viene fatto durante le ore trascorse in classe. Ore felici per i piccoli, che tra le attività preferite mettono in cima alla lista «colorare» o ancora «scrivere», ma soprattutto – e su questo sono davvero d’accordo tutti – «mangiare». Mangiare? «Eh sì, qui si mangia davvero bene perché abbiamo la mensa a scuola», chiarisce con un sorriso la dirigente Antonelli.
CRONACA
23 gennaio 2025
Castellammare. Inclusione e Ambiente, il progetto della scuola Basilio Cecchi