Napoli. “Vorrei ringraziare il ministro Nordio perché ha fatto una cosa mai riuscita a nessuno. Con i suoi comportamenti ha compattato tutte le correnti della magistratura, anche chi non ha mai partecipato. La magistratura non è mai stata compatta come in questi giorni dai tempi di Capaci e via D’Amelio, è un grande merito del ministro.” Lo ha detto procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, a Otto e mezzo su La7.
“Per quanto riguarda l’inaugurazione dell’anno giudiziario, sabato non me la sono sentita di sedermi perché non avrei potuto rispettare i protocolli. Ritengo ci sia stata tanta arroganza in questi mesi”.
“Sono allenato a tutti i tipi di stress, ma non sentivo nelle mie corde lo stare lì impassibile. Penso che faranno queste riforme, ma non servono a nulla perché di fatto la separazione delle carriere di fatto c’è già. Ogni anno lo 0,2% magistrati chiede di cambiare funzione. Si vuole riformare la costituzione per lo 0,2%? Non è una cosa logica, non ci crede nemmeno un bambino. Credo che alla Meloni non glielo abbiano spiegato, perché è una persona intelligente e furba; non può non capire che il problema è un altro. Tutta questa ossessione per la separazione delle carriere è sospetta, sottende alla volontà di rendere il pubblico ministero un perfetto burocrate. Abbiamo bisogno di cose sensate. La politica non sa di cosa abbiamo bisogno: di fondi per la Giustizia”.
Quanto al caso Almasri, il magistrato ha sostenuto che “in parte Meloni ha ragione: il libico ha girato per giorni in Europa e nessuno lo ha fermato, arrivando in Italia. Fa bene a chiedere spiegazioni. Ma una volta arrivato nel nostro Paese, è stato il ministro Nordio a parlare con la Corte di giustizia europea, che non parla direttamente con i magistrati italiani. Aspettiamo per maggiori precisazioni, vediamo cosa dirà il ministro Piantedosi in Parlamento. Ma è stata una omissione del ministro della Giustizia”.