Assalto al treno della circum, zone rosse, prevenzione ai fenomeni criminali, soprattutto tra i più giovani, e implementazione del sistema di videosorveglinaza. Sono queste le tematiche trattate ieri mattina nel corso dell’incontro che si è tenuto al comune di Castellammare tra il prefetto Michele di Bari, il sindaco Luigi Vicinanza e i vertici delle forze dell’ordine. Un incontro molto breve, durato circa 30 minuti che si è reso necessario dopo i fatti di domenica sera, quando un commando di circa 30 persone ha aggredito un gruppo di tifosi del Sorrento nella stazione della circumvesuviana di via Nocera. «Questo tema è stata affrontato nel comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza , dove abbiamo adottato le misure necessarie. Quell’episodio imprevedibile, e lo ripeto, che non ha nulla a che fare con lo sport, deve essere spunto dal novero dal consesso umano perché credo che in quell’occasione queste persone che saranno, e lo spero, quanto prima individuate, sono persone che non hanno avuto dignità». Parole decise quelle del prefetto di Bari che ha escluso, sin dall’inizio, qualsiasi tipo di responsabilità della Juve Stabia e soprattutto scisso l’accaduto da dinamiche “calcistiche”. Ma l’incontro è stata anche l’occasione per fare un punto sull’andamento dei fenomeni criminali in città: «Castellammare sta vivendo una bella vitalità anche perché gli indici criminali sono in flessione», un bilancio, quindi, nonostante gli eventi recenti, positivo quello del prefetto che ha aggiunto che «Con l’amministrazione comunale abbiamo discusso e esaminato tutte le questioni che riguarda il potenziamento dell’impianto di videosorveglianza. A regime Castellammare avrà 300 telecamere per un finanziamento di 1,224 milioni di euro». Un progetto questo portato avanti dalla commissione prefettizia anti clan presieduta da Raffaele Cannizzaro, a capo del comune di Castellammare dopo lo scioglimento per camorra del febbraio 2022. Le nuove telecamere, a lettura targa, «Dovranno consentire oltre all’archiviazione dei dati, la possibilità di collegamento in autonomia con le banche dati della Motorizzazione per rilevare tasse scadute, collaudi scaduti, mancata copertura assicurativa, auto rubate o rottamate. Tale telecamera risulta particolarmente indicata per applicazioni nelle quali il veicolo viaggia a velocità sostenuta in quanto la presenza della lente varifocale, ad ampio campo di regolazione, consente alla telecamera di adattarsi a tutte le situazioni di messa a punto», si legge nel progetto che spiega che l’obiettivo «è avere un “perimetro di sicurezza” definibile come un anello entro il quale è monitorato tutto quanto entra ed esce dalla città, tracciando eventuali spostamenti di elementi o gruppi radicati in specifiche aree urbane. All’interno di questo anello, posto a controllo di tutto il perimetro cittadino, sarà effettuato sia il video controllo delle varie zone, sia la rilevazione in tempo reale delle targhe dei veicoli in transito». Un progetto che verrà realizzato in maniere celere, anche perché, dopo i fatti di domenica sera scorsa il capo procuratore della Procura oplontina, Nunzio Fragliasso, ha denunciato la mancanza di telecamere nella zona dell’aggressione ai tifosi del Sorrento: «Ha fatto bene Fragliasso a segnalare la situazione- ha detto il prefetto- Quando la città è ben sorvegliata anche con un sistema di videosorveglianza collegato con le forze dell’ordine, credo che questo sia già un grande imput. Dobbiamo andare avanti su questa strada, collaborando con l’amministrazione che ha a cuore il tema della sicurezza. Dobbiamo tenere sempre alta la guardia perché dobbiamo assicurare la sicurezza ai presidi scolastici, alle nuove generazioni, prevenire e frenare i fenomeni relativi alle baby gang. Le zone rosse istituite stanno dando ottimi risultati sia per quanto riguardo il sistema che avviene nel controllo, sia negli allontanamentià». Il prefetto ha aggiunto anche che «Le zone rosse sono provvisorie. Deciderà il sindaco se estenderla o arrestarla». Il prefetto ha infine toccato anche il tema Sonrisa: “L’immobile è di proprietà del Comune di Sant’Antonio Abate – ha ribadito il prefetto Michele di Bari – i lavoratori devono seguire un percorso a sé, che non può essere legato al destino di un immobile che, è bene ribadirlo, sentenze passate in giudicato hanno definito in maniera chiara che è di proprietà del Comune di Sant’Antonio Abate”. L’ultima proroga concessa dal Tar Campania scade il 13 febbraio, poi il Comune ritirerà le licenze di albergo e ristorante con la struttura che chiuderà. .
CRONACA
1 febbraio 2025
Castellammare, l’annuncio del Prefetto:«300 nuove telecamere»