Scafati. Dopo le dimissioni dei 4 componenti del Comitato di gestione del centro Anziani di San Pietro pochi giorni dopo la loro proclamazione (novembre scorso), lamentando agli organismi competenti continue violazioni del neo presidente eletto, che avrebbe impedito loro una gestione e un controllo democratico e collegiale del centro il sindaco Pasquale Aliberti avrebbe dovuto nominare un Commissario, chiamato a gestire l’ordinaria amministrazione e a traghettare il centro verso nuove elezioni.
“Ed invece – non si capisce per quale motivo, ma lo immaginiamo benissimo – si è permesso ad un presidente di fatto non legittimato dal regolamento prima di gestire il Centro in maniera del tutto monocratica ed illegittima, e poi di traghettare esso stesso il Centro durante il periodo elettorale, vicenda contraria ad ogni regolamento ed anche alla logica”, attacca il consigliere Pd Michele Grimaldi anche a nome della coalizione “Ora è sempre Scafati”.
Il Centro sociale per anziani di San Pietro ha rappresentato negli anni una eccellenza nel territorio, luogo di ritrovo e socializzazione, spazio di cultura, momento di partecipazione e cittadinanza attiva di tanti e tante cosiddetti anziani della nostra comunità.
“Ed invece il sindaco ha inspiegabilmente deciso di trasformarlo nell’ennesimo campo di battaglia politico, e per di più infischiandosene – come suo solito – di regolamenti, norme e a volte anche del semplice buonsenso”, aggiunge Grimaldi. “Noi vogliamo un Centro aperto, funzionale, la cui gestione sia aperta, collegiale e trasparente. Per questo chiediamo il rispetto delle regole, la nomina di un Commissario che garantisca una competizione elettorale libera e serena, ed una Amministrazione che sani i conflitti anziché alimentarli per tornaconti elettorali” precisa l’esponente Pd che ha annunciato una interrogazione in forma scritta al sindaco chiedendo risposte e chiarezza su procedure, numeri e bilanci. E chiesto – in caso di risposta negativa dell’amministrazione- un intervento urgente sostitutivo dell’azienda comunità sensibile e della Regione Campania, così come previsto dalla legge.
“Siamo dalla parte della città, del rispetto delle regole, dell’unità di chi vuole il bene di Scafati: prepotenza ed arroganza ci troveranno sempre loro oppositori”. Per Fratelli D’Italia invece “il centro è stato gestito in continuità dal decaduto presidente, e non si capisce legittimato da chi, cosa e perché. Noi siamo certi che la gestione, seppur illegittima e quindi abusiva, sia stata portata avanti con diligenza e parsimonia, soprattutto per l’aspetto economico. Appare però inverosimile che tutto questo avviene con il tacito assenso del Comune. Un comportamento istituzionalmente scorretto che non crea le condizioni per un clima sereno e pacifico tra i soci. Pertanto, vogliamo rinnovare l’appello al buon senso e al rispetto dei regolamenti e statuto”.