Castellammare. La maggioranza che sostiene il sindaco Luigi Vicinanza, in imbarazzo per la vicenda dei lavori di messa in sicurezza del palazzo terremotato in via Visanola, è costretta a rinviare il provvedimento di riconoscimento di un debito fuori bilancio da circa 300mila euro. A chiedere il rinvio è stato il consigliere comunale Domenico Cioffi spiegando che i revisori dei conti hanno fornito «chiarimenti non esaustivi» e per questo motivo è necessario «un incontro con il dirigente». Il problema riguarda la procedura avviata dal settore Urbanistica che – secondo quanto rilevato dai revisori – avrebbe profili controversi, che potrebbero determinare un danno erariale per le casse del Comune di Castellammare di Stabia. Sulla questione si sarebbe spaccato anche il Partito Democratico, con Giovanni Tuberosa e Sandro Ruotolo (ieri assenti giustificati), molto critici sulla decisione di approvare il debito fuori bilancio. «La maggioranza ha preso tempo per capire come nascondere l’ennesimo affidamento diretto», taglia corto il capogruppo di Forza Italia, Antonio Cimmino, che mette sul tavolo molte ombre rispetto alla procedura seguita dagli uffici comunali. «Ancora una volta la maggioranza ha mostrato di non avere le capacità per affrontare uno degli argomenti più delicati posti all’ordine del giorno – dice Cimmino – Dai documenti agli atti, vi è la prova che quella procedura di somma urgenza non rientrasse nell’ipotesi prevista dall’articolo 140 del codice degli appalti che la regola». Il capogruppo di Forza Italia entra nel dettaglio «La somma urgenza avrebbe richiesto immediato intervento di una ditta sul posto e non la scelta eseguita dopo diversi giorni di affidare i lavori – dice Cimmino – La maggioranza nell’ulteriore consapevolezza che in ipotesi di urgenza risalisse al marzo del 2024 quando vi furono due interventi dei vigili del fuoco a seguito dei quali venne emessa l’ordinanza commissariale di invito alla messa in sicurezza da parte dei proprietari degli immobili interessati, ha deciso di rinviare la discussione invece di ritirare il provvedimento». Una scelta di mancata trasparenza per Antonio Cimmino: «In consiglio comunale, tra i banchi della maggioranza, ci sono soggetti qualificati e professionisti del settore che, per la loro superiore diligenza, sono ben coscienti che l’articolo 140 del codice degli appalti per la somma urgenza è stato violato, com’è anche facilmente evincibile dalle relazioni del collegio dei revisori dei conti che è stato costretto a stilare due diversi pareri a distanza di appena cinque giorni tra di loro e di cui l’ultimo è stato emesso solo dopo che sono stati resi pseudo chiarimenti da parte del rup, a tanto sollecitato forse proprio dall’organo di governo che aveva già approvato la proposta di delibera del consiglio comunale e dal primo cittadino che ha sempre mostrato in questa vicenda un particolare interessamento presenziando ogni giorno di persona sui luoghi dell’intervento eseguito». vl
CRONACA
4 febbraio 2025
Castellammare. Pasticcio da 300mila € per via Visanola, l’opposizione: «Procedura illegittima»