La finestra di mercato invernale si è appena conclusa ed il Napoli è sicuramente tra le società che hanno perso tanto durante il mese di gennaio. I partenopei oltre alle partenze di Caprile, Zerbin e Folorunsho, hanno dovuto fare i conti anche con quella di Khvicha Kvaratskhelia. Il georgiano ha chiesto ad inizio mercato di essere ceduto ed il club seppur non in modo entusiasta ha accettato ed avallato la sua richiesta. Gli altri calciatori però sono stati sostituiti in maniera abbastanza equilibrata, tranne ovviamente per il neo acquisto Billing che non ha ancora debuttato. Il calciatore più importante però, probabilmente quello più forte della rosa, non è stato sostituito degnamente. Kvara è stato ceduto per circa 75 milioni di euro ed il Napoli in questo mercato di gennaio ne ha spesi solamente 2 mln, quelli del prestito oneroso di Okafor. Gli azzurri hanno provato prima a prendere Garnacho poi a causa delle richieste elevate del Manchester United hanno virato su Karim Adeyemi del Borussia Dortmund. Con il club tedesco l’intesa era stata raggiunta sulla base di 40 milioni più bonus, in questo caso però il ragazzo ha rifiutato di trasferirsi in Italia preferendo di terminare la stagione con i gialloneri. Sfumate le due piste principali, il Napoli allora ha iniziato a sondare in modo confusionario diversi profili. Prima Noa Lang del PSV, anche qui però si è visto chiudere la porta in faccia dal club olandese nonostante un’offerta da oltre 20 mln di euro. Successivamente, durante l’ultima settimana di mercato, il direttore sportivo Manna ha trattato sia Amuzu, esterno offensivo ghanese naturalizzato belga in forza all’Anderlecht e poi anche Saint Maximin ex Nizza e Newcastle, attualmente di proprietà dell’Al-Ahli ma in prestito al Fenerbahce. Quest’ultimo rispetto al 25enne belga poteva essere liberato in prestito e quindi gli azzurri hanno deciso di virare completamente su di lui, preferendo di rimandare l’investimento all’estate. Alcune questioni burocratiche e la richiesta di un indennizzo da parte degli arabi per liberarlo però hanno fatto saltare definitivamente anche questa trattativa. A questo punto allora, come ultima idea nata nell’ultima giornata di mercato, Manna ha contattato gli agenti di Okafor per capire se ci fossero i presupposti per un suo trasferimento a Napoli. Dopo aver ottenuto il benestare totale da parte dell’attaccante svizzero, i partenopei hanno trattato con il Milan che lo considerava già fuori dai piani ed infatti lo aveva praticamente ceduto in prestito al Lipsia salvo poi vederlo tornare a Milano a causa del mancato superamento delle visite mediche. Il Napoli ha trovato subito l’accordo con i rossoneri sulla base di un prestito oneroso a 2 mln con diritto di riscatto fissato a 23. Insomma, praticamente il club di De Laurentiis ha sostituito Kvaratskhelia con un calciatore che il Milan aveva messo di fatto alla porta. Nulla da togliere ad Okafor che nella stagione 23/24 ha disputato anche un’ottima annata, mettendo a referto 6 reti da subentrato ma sicuramente se vuoi provare seriamente a vincere il tricolore devi fare qualcosa di più. Stesso discorso per Comuzzo, il Napoli dopo aver deciso di non effettuare grandi investimenti per l’esterno offensivo a gennaio, aveva provato a fiondarsi sul difensore della Fiorentina senza però riuscire ad ottenere mai il sì dei viola. Gli azzurri sono partiti con un’offerta da 20 mln fino poi a toccare quota 35 con i bonus, cifra non ritenuta sufficiente dal patron Commisso che ne pretendeva oltre 40. 5 mln che avrebbero potuto regalare a Conte il difensore che voleva. E’ rimasto a Napoli quindi Rafa Marìn, che Conte però non vede minimamente.
SPORT
4 febbraio 2025
Napoli, un mercato flop: resta il buco in difesa