Nocera Inferiore. “Assoluzione per prescrizione”. È la richiesta della Procura di Milano per 52 indagati accusati di truffe assicurative tra cui un poliziotto in servizio nel capoluogo meneghino, residenti tra Scafati, Nocera Inferiore, San Marzano sul Sarno, Sarno e Angri. Le contestazioni vanno dalla documentazione falsata ai rilievi per sinistri stradali mai avvenuti, testimoni fantasma e passeggeri aggiunti solo per rendere credibile le dinamiche. Un’inchiesta su un ampio sistema di truffe legate a falsi sinistri stradali, che ha coinvolto il poliziotto di San Valentino Torio, identificato con le iniziali D.V. L’ agente lavora presso l’ufficio Prevenzione della Questura di Milano e al commissariato di Quarto Oggiaro: è accusato non solo di far parte di un’associazione a delinquere (insieme ad altri 9 soggetti), ma anche di accesso abusivo a sistema informatico. La residenza dell’agente in Lombardia aveva comportato per 34 il procedimento al tribunale di Milano, per competenza territoriale, mentre le altre persone (18) invece sarebbero dovute essere processate presso il tribunale di Nocera Inferiore ma anche per loro è un arrivo la prescrizione.. Le indagini, condotte dalla polizia di Sarno, hanno documentato episodi verificatisi a San Valentino Torio, Cava dei Tirreni, Scafati, Nocera Inferiore ma anche città del Nord: Milano, Bologna e nella provincia di Como. La posizione del poliziotto è centrale, con l’accusa di aver utilizzato il suo ruolo e l’accesso a sistemi informatici protetti per facilitare la realizzazione della truffa. Secondo le accuse, il poliziotto sanvalentinese avrebbe effettuato accessi non autorizzati alla banca dati SDI, gestita dal Ministero dell’Interno, per raccogliere informazioni su veicoli e persone. Questi dati sarebbero stati utilizzati per orchestrare falsi incidenti stradali, con l’obiettivo di ottenere rimborsi illegittimi dalle assicurazioni. Diverse compagnie assicurative si sono costituite parte civile nel processo.Le indagini hanno rivelato documentazione falsificata, rilievi relativi a incidenti mai avvenuti, testimoni inventati e passeggeri aggiunti ad hoc per rendere le dinamiche più credibili. Inoltre, sono stati riscontrati referti medici alterati, tra cui uno di un medico deceduto, che venivano presentati alle assicurazioni come parte del piano fraudolento.Alcuni degli implicati avrebbero messo a disposizione i propri conti correnti per farvi confluire i risarcimenti, nonché residenze e indirizzi dove ricevere la documentazione necessaria. I fatti risalgono al periodo tra il 2013 e il 2017.Oltre alle accuse di truffa, i reati contestati includono falso ideologico, sostituzione di persona e danneggiamento fraudolento. Ora arriva la richiesta di prescrizione per quegli episodi verificatisi a San Valentino Torio, Cava dei Tirreni, Nocera Inferiore, Mercato San Severino, ma anche città del Nord: Milano, Bologna e nella provincia di Como. Ora la richiesta di archiviazione per prescrizione arrivata sulla scrivania dei legali delle assicurazioni ritenute truffate. @riproduzione riservata
CRONACA
9 febbraio 2025
Falsi incidenti nell’Agro per truffare le assicurazioni: graziati 52 indagati