Frattamaggiore. Diciassette indagati sono stati arrestati nell’ambito di una inchiesta sul clan Pezzella, attivo a Frattamaggiore, Crispano e in vari territori della provincia di Napoli.
Sono stati raggiunti da una misura cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli per i reati, contestati a vario titolo, di associazione di tipo mafioso nonché di tentata estorsione, estorsione, detenzione e porto di armi da fuoco – anche clandestine -, associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, detenzione a fine di spaccio di droga, delitti aggravati dal cd. metodo mafioso e dalla finalità di agevolare la cosca. Altre tre persone, invece, si sono rese irreperibili e sono ricercate.
Le operazioni state condotte dai carabinieri e dalla polizia coordinata dal vicequestore Nicola Donadio. Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, hanno consentito di accertare l’operatività del clan, la realizzazione di una serie di estorsioni poste in essere in danno di imprenditori e di titolari di esercizi commerciali oltre che la disponibilità di armi necessarie al gruppo per affermare la propria egemonia sul territorio e per contrapporsi ai clan rivali (tra cui quello denominato Cristiano – Mormile); l’operatività di un gruppo organizzato dedito alla commercializzazione di sostanza stupefacente di vario tipo (cocaina, hashish, marijuana, crack) nelle zone di Frattamaggiore e Frattaminore; l’operatività di una articolazione del clan Pezzella nel campo delle estorsioni.