Castellammare. Abusi su due studentesse del liceo classico, le vittime faccia a faccia in aula con il bidello
CRONACA
15 marzo 2025

Castellammare. Abusi su due studentesse del liceo classico, le vittime faccia a faccia in aula con il bidello

Michele De Feo

E’ iniziato ieri mattina al tribunale di Torre Annunziata, il processo che vede alla sbarra un bidello di 61 anni accusato di abusi sessuali su due minori di 14 anni. Durante l’udienza le vittime si sono costituite parti civili con la discussione che è stata rinviata al prossimo aprile, giorno in cui in aula dovranno confermare le accuse al bidello. Nessun incidente probatorio preventivo al processo è stato effettuato con le due minori che in un udienza pubblica dovranno raccontare le eventuali violenze subite. L’uomo, assistito dalla penalista Raffaella Farricielli, si trova agli arresti domiciliari dallo scorso autunno con il pm Ugo Spagna che a dicembre è riuscito ad ottenere il decreto di giudizio immediato. Secondo la tesi dell’accusa, il 61enne avrebbe baciato due ragazzine di 14 anni tra i corridoi della sede succursale del liceo di Castellammare “Plinio Seniore”. Tra le fonti di prova raccolte nella fase di indagine ci sono le testimonianze delle due vittime, quella dei loro compagni di scuola, chat e audio tra le studenti, e una relazione firmata dai servizi sociali di Castellammare. Accuse, quella di abusi sessuali, che dovranno essere confermate anche in aula poiché l’uomo si è sempre processato innocente. I fatti risalgono al maggio 2024. L’uomo, tra i corridoi, avrebbe afferrato il volto delle due ragazzine e tentato di baciarle in bocca contro la loro volontà. Un fatto che gli agenti della polizia di Castellammare hanno ricostruito partendo dalla denuncia delle due ragazzine e ascoltando anche, da quanto appreso da una nota della procura, anche acquisendo le dichiarazioni alcuni professori. Per questo motivo la scuola, informata dei fatti, ad inizio anno scolastico ha provveduto al trasferimento del collaboratore scolastico dalla sede succursale di Via Virgilio, dove si sono verificati i fatti, a quella centrale di Via Nocera. Una situazione di stallo che è durata per tutto il tempo delle indagini sino al momento dell’arresto del 61enne che dai domiciliari seguirà il processo che lo vede alla sbarra con l’accusa di violenza sessuale con l’aggravante di aver commesso il fatto nello svolgimento del pubblico servizio “avendo l’uomo il compito di custodire e tutelare gli studenti”. La prossima udienza , fissata per fine aprile,sarà fondamentale per il prosieguo del procedimento visto che le principali fonti di prova in mano all’accusa sono costituite proprio dai racconti delle due vittime. @riproduzioneriservata