Torre Annunziata, il capogruppo consiliare del Pd contesta il bilancio: «Non c’è un cambio di rotta»
POLITICA
15 marzo 2025

Torre Annunziata, il capogruppo consiliare del Pd contesta il bilancio: «Non c’è un cambio di rotta»

Antonio Di Martino

Tra veleni e mancato diritto di replica, proseguono le scorie dell’ultimo consiglio comunale a Torre Annunziata. Lo scontro ha avuto origine dall’intervento del capogruppo Pd Fabio Giorgio, durante la discussione sull’approvazione del bilancio, con il consigliere che ha espresso alcune critiche. «Nel bilancio non c’è una visione di come vorremmo cambiasse la città», auspicando per il futuro ad un documento meno tecnico e più politico: «Il mio era un intervento autocritico. Sono abilitato alla navigazione, amo il mare e con le mie parole auspicavo un cambio di rotta con la politica che entra e si prende le proprie responsabilità», ha spiegato. «Non criticavo il sindaco, perché questo è stato un bilancio esclusivamente tecnico dove la politica non è stata consultata. Io mi sono auto criticato perché dobbiamo fare di più». L’intervento ha però provocato una dura reazione del sindaco Cuccurullo, che ha ricordato le responsabilità politiche del Pd negli ultimi vent’anni. «L’attacco, perché si parla di attacco, penso sia stato fuori luogo. Come tutte le amministrazioni, il partito ha potuto fare degli errori, ma sono state fatte anche tante cose positive. Mi meraviglia che quando il consigliere De Rosa ha dichiarato che siamo all’anno zero non ha ricevuto critiche, forse perché è stato più “dolce” nell’esposizione. Io sono abituato a criticarmi in modo severo, perché si parla del destino della città, e forse parlo con più fervore», ha proseguito Giorgio. A seguito della risposta del sindaco, il consigliere dem ha chiesto di intervenire nuovamente, ma il presidente del consiglio, Davide Alfieri, gli ha negato la parola. Un episodio analogo a quanto accaduto nel precedente consiglio comunale, quando la consigliera Anastasia Quaranta si era vista negare la replica da Alfieri. Giorgio ha commentato l’accaduto con un tono ironico ma critico: «Stimo profondamente il nostro presidente. A volte lo guardo e resto positivamente scosso dal suo fervore, che non è calato dopo oltre vent’anni in consiglio comunale. Tanto da dimenticarsi che il suo ruolo è quello di presidente del consiglio e che, quando un consigliere viene citato espressamente, secondo l’articolo 36, ha diritto di replica». L’assise è stata poi il teatro dell’ennesimo scontro interno al Pd tra l’area di Giorgio, vicina al segretario Ciro Passeggia, e quella di Nella Monaco. A differenza di Giorgio, Monaco ha preso la parola esprimendo apprezzamento per il bilancio presentato. «La consigliera è una bravissima tecnica, quindi per lei il bilancio, essendo tecnico, andava bene. Io non sono un tecnico, dunque ho fatto un intervento più politico. Mi fa piacere che una voce in più faccia capire il senso che il gruppo consiliare del Pd era a favore del bilancio», conclude Giorgio provando a distendere gli animi.