Castellammare. Nuovo rione Savorito, il Comune pronto a caricarsi i costi del progetto
CRONACA
20 marzo 2025

Castellammare. Nuovo rione Savorito, il Comune pronto a caricarsi i costi del progetto

Metropolis

Castellammare. Realizzare il progetto di riqualificazione del rione Savorito a qualunque costo, anche a rischio di svuotare le casse comunali. E’ questo il segnale che arriva dalla delibera approvata dalla giunta del sindaco Luigi Vicinanza, che presto approderà in consiglio comunale. L’amministrazione paga i ritardi provocati dalle modifiche al progetto volute dai commissari straordinari che s’insediarono dopo lo scioglimento per infiltrazioni della criminalità organizzata, che di fatto hanno mandato in tilt il cronoprogramma e portato la procedura ormai quasi oltre tempo massimo per ottenere i 15 milioni di euro di fondi del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Per incassare quella somma – salvo proroghe – i lavori  di abbattimento e ricostruzione di 96 alloggi dovrebbero essere completati entro un anno. Praticamente una missione impossibile. Così la giunta guidata dal sindaco Luigi Vicinanza ha deciso di approvare la proposta del rup Gilda Florio e portare avanti lo stesso il progetto. Se si dovesse perdere il finanziamento da 15 milioni di euro, il Comune dovrebbe intervenire con risorse proprie – così come indicato dai revisori dei conti -, cercando di evitare ulteriore indebitamento. Anche perché il primo lotto del progetto di riqualificazione del rione Savorito costa complessivamente 28 milioni di euro e per i restanti 13 milioni il Comune ha già contratto un mutuo trentennale.

Il progetto iniziale

L’amministrazione guidata dall’ex sindaco Gaetano Cimmino aveva previsto l’abbattimento dei 189 alloggi oggi abitati dalle famiglie terremotate. Ai 15 milioni di euro di finanziamento ottenuti attraverso il Pnrr nell’ambito del progetto Pinqua, il Comune s’impegnava ad aggiungere ulteriori 6 milioni di euro. Alla realizzazione del piano di riqualificazione del quartiere dovevano concorrere anche i privati che avrebbero dovuto investire 46 milioni di euro. Per un totale di 67 milioni di euro. Il progetto prevedeva la possibilità di realizzare 277 alloggi di cui 76 di edilizia residenziale pubblica, 139 alloggi sociali e 62 da vendere a libero mercato. Un modo per garantire al privato di rientrare dell’investimento.

Le modifiche

Dopo l’arrivo dei commissari, il progetto ha subito due modifiche, partendo da un concetto: i privati non devono guadagnare dalla costruzione delle case. Via dunque la possibilità di vendere case a libero mercato e spazio solo all’edilizia residenziale sociale. Per ingolosire i privati che avrebbero dovuto concorrere a realizzare il piano, nel frattempo lievitato a oltre 90 milioni di euro, è stata inserita la possibilità di realizzare un albergo nel rione Savorito, un mercato coperto e ulteriori parcheggi. Per questo motivo si è resa necessaria un’ulteriore modifica, approvata dall’Alta Commissione che prevede la suddivisione del progetto in tre lotti. Di fatto l’abbattimento e la ricostruzione di 96 appartamenti finanziata con 15 milioni del Pnrr (ora a rischio) e 13 milioni di fondi comunali. Il secondo lotto con un project financing per l’albergo, il mercato e cinque alloggi per studenti e il terzo lotto con la costruzione di altri 196 alloggi. Per gli ultimi due lotti è tutto ancora in alto mare, anche perché sarebbe da verificare la possibilità di intercettare ulteriori finanziamenti. Ma arrivati a questo punto la giunta di centrosinistra si è posta come obiettivo quella di avviare almeno in parte la riqualificazione del rione Savorito. A qualunque costo.