Un computer portatile da 14 pollici, potente ed AI ready, che pesa meno di un chilo sembra quasi una mission impossible. Eppure ASUS, con il nuovo Zenbook A14 (UX3407), è riuscita nell’impresa: un notebook ultraleggero (appena 980 grammi) che non scende a compromessi né sulla qualità costruttiva, né sulle prestazioni quotidiane.
Abbiamo provato per qualche giorno questo Zenbook di ultima generazione – presentato come il primo PC “Copilot+” di ASUS –, utilizzandolo a casa e in ufficio. Vi raccontiamo com’è andata e perché questo portatile “piuma” si candida come alternativa Windows concreta al celebre MacBook Air, puntando su funzionalità avanzate, design innovativo e autonomia da record.
Appena estratto dalla scatola, lo Zenbook A14 colpisce per la sua eccezionale leggerezza. Sollevarlo con due dita è facilissimo, quasi come tenere in mano una rivista.
Ci si aspetterebbe qualche flessione o scricchiolio dovuto al telaio sottile, invece la solidità strutturale è eccellente: lo chassis non flette e non emette il minimo rumore durante l’uso, segno di un’ottima qualità costruttiva. Merito del materiale innovativo impiegato, battezzato Ceraluminum, una speciale lega a base di alluminio ceramico che risulta circa 30% più leggera e tre volte più resistente del tradizionale alluminio anodizzato (resiste a cadute da mezzo metro e a oltre diciottomila sfregamenti consecutivi). In pratica, il produttore è riuscito a ridurre il peso senza sacrificare la robustezza: il portatile dà un’impressione premium al tatto, con una finitura opaca che resiste a graffi e impronte.
Esteticamente mantiene lo stile minimal tipico della serie Zenbook, con linee pulite e un’eleganza sobria. La colorazione del sample in prova è beige sabbia (Zabriskie Beige) che richiama tinte naturali. Esiste anche una variante grigio scuro (Iceland Gray) che conferisce un look professionale.
Sul coperchio spicca il logo ASUS Zenbook discreto, allineato al centro.
Nel complesso, il form factor è compatto (circa 31 x 21 cm, grande quanto un foglio A4) e si infila facilmente in zaino o borsa senza farsi sentire sulle spalle.
Nonostante il design sottile (appena 13,4 mm nel punto più sottile e 15,9 mm in quello più spesso), ASUS è riuscita a inserire una cerniera robusta – chiamata EasyLift – che solleva leggermente la tastiera quando si apre lo schermo. Questa soluzione favorisce il flusso d’aria e l’ergonomia, inclinando la tastiera per una digitazione più comoda, oltre a garantire che lo schermo rimanga stabile senza oscillazioni durante l’uso.
Aprendo lo Zenbook A14 appare il display OLED da 14 pollici con formato 16:10. ASUS ha adottato un pannello di qualità elevata (Lumina OLED in termini commerciali) con risoluzione WUXGA (1920 x 1200 pixel). La resa visiva è appagante: colori ricchi e contrasti elevatissimi, grazie alla natura dell’OLED che spegne i pixel per riprodurre il nero assoluto.
Guardare foto e video su questo schermo è un piacere per gli occhi; abbiamo riprodotto qualche trailer in HDR e siamo rimasti colpiti dalla vivacità delle immagini e dalla luminosità di picco fino a 600 nit che questo pannello può raggiungere. Anche in ambienti luminosi il display si è difeso bene, aiutato dal rivestimento a bassa emissione di luce blu (certificato TÜV Rheinland e SGS) che mantiene i colori vividi senza affaticare troppo la vista durante le lunghe sessioni di lavoro.
Lo schermo ha una frequenza di aggiornamento standard di 60 Hz. In un’epoca in cui alcuni ultraportatili e molti smartphone vantano 90 Hz o 120 Hz, qualcuno potrebbe trovarla una scelta conservativa. In realtà, per l’uso quotidiano orientato a produttività, navigazione web e contenuti multimediali, i 60 Hz non rappresentano un limite serio – anzi contribuiscono a non incidere troppo sui consumi energetici. Solo chi intende usare il portatile per gaming competitivo o apprezza animazioni ultrafluide potrebbe sentire la mancanza di un refresh più alto. Per il target di questo Zenbook, la qualità cromatica e il contrasto dell’OLED contano più della velocità di aggiornamento, e su quei fronti il display eccelle.
L’esperienza multimediale è completata da un comparto audio sorprendente per un dispositivo così sottile. ASUS è riuscita a inserire due altoparlanti stereo lineari con supporto Dolby Atmos, coadiuvati da un amplificatore intelligente. In pratica, il suono è più ricco e potente di quanto ci si aspetterebbe da un laptop di meno di 1 cm e mezzo di spessore. Ascoltando musica e dialoghi di film, abbiamo percepito una buona chiarezza e persino un accenno di bassi. Inoltre, la tecnologia Snapdragon Sound integrata garantisce audio ad alta risoluzione (fino a 24-bit/192 kHz) e riduce la latenza, il che torna utile soprattutto usando auricolari Bluetooth di ultima generazione.
La tastiera è di tipo chiclet a isola, con tasti ben distanziati e retroilluminazione bianca su tre livelli (comodissima per scrivere al buio). La corsa dei tasti è di 1,3 mm, un valore che può sembrare ridotto rispetto alle tastiere desktop, ma che per un ultrabook è ottimo e si traduce in una digitazione confortevole e precisa.
Il touchpad è ampio (ASUS dichiara di averlo ingrandito rispetto ai modelli precedenti) e sfrutta tutta la larghezza sotto la tastiera. La superficie liscia in vetro riconosce bene i gesti multitouch di Windows 11 (scroll, zoom, switch desktop).
Insomma, usare questo Zenbook per lavorare in mobilità è un piacere: tutto funziona in modo intuitivo e affidabile, e ci si dimentica presto di star usando uno dei laptop più leggeri al mondo, finché non lo si ripone in borsa con un gesto quasi teatrale per quanto risulta leggero.
Per le videochat c’è una webcam 1080p con sensore a infrarossi: la risoluzione Full HD è nettamente superiore rispetto a tante webcam da 720p presenti su notebook concorrenti, offrendo video più definiti durante le riunioni su Zoom o Teams. La presenza dell’IR inoltre abilita lo sblocco tramite riconoscimento facciale, Windows Hello, che si è rivelato rapido e affidabile anche in condizioni di scarsa luce.
Nonostante il profilo ultrasottile, lo Zenbook A14 offre un’inaspettata ricchezza di porte per collegare periferiche e monitor esterni. Sul lato destro troviamo una USB 3.2 Gen 2 Type-A (tipica porta USB “grande” da 10 Gbps) utile per mouse, chiavette o altri dispositivi tradizionali, affiancata dal sempre comodo jack audio da 3,5 mm per cuffie o speaker cablati. Sul lato sinistro invece spiccano ben due porte USB 4.0 Type-C a 40 Gbps con supporto Thunderbolt: tramite di esse è possibile non solo ricaricare il portatile, ma anche collegare schermi esterni (standard DisplayPort) e dispositivi ad alta velocità come unità SSD esterne, GPU esterne o dock multifunzione. La presenza di due porte USB-C ad altissime prestazioni permette, ad esempio, di alimentare contemporaneamente un monitor 4K e un drive esterno senza saturare la banda. Oltre a queste, è presente una porta video dedicata HDMI 2.1, compatibile con monitor e TV 4K a 60Hz, una rarità oggigiorno sui laptop così sottili che spesso rinunciano all’HDMI tradizionale.
Sul fronte wireless, il notebook adotta soluzioni all’ultimo grido. Abbiamo connettività Wi-Fi 6E dual band, che supporta anche la nuova banda a 6 GHz per garantire velocità di rete elevatissime e meno congestione (ovviamente serve un router compatibile per sfruttarla al meglio). Il Bluetooth 5.3 completa il pacchetto, assicurando connessioni affidabili a cuffie, mouse, smartphone e altri accessori senza fili, con minori interferenze e consumi ridotti rispetto alle versioni precedenti.
Il cuore di questo Zenbook A14 è particolare: al posto dei soliti processori Intel o AMD, ASUS ha scelto un chip Qualcomm Snapdragon X di nuova generazione. Si tratta di una piattaforma hardware simile a quella degli smartphone avanzati, ma pensata per i PC portatili e dotata di una CPU octa-core Oryon fino a 3 GHz. In parole semplici, il processore Snapdragon X porta i vantaggi dell’architettura ARM su Windows 11: grande efficienza energetica, funzionamento silenzioso (niente ronzii di ventole durante i compiti leggeri) e capacità dedicate di elaborazione AI. Il modello in prova, precisamente, monta uno Snapdragon X1-26-100 (denominato anche “Snapdragon X Plus”), abbinato a 16 GB di RAM LPDDR5x in dual-channel.
Nei nostri test abbiamo tenuto decine di schede del browser aperte, contemporaneamente a Word, Spotify e qualche chat di Teams, senza alcun rallentamento. Il disco interno è un veloce SSD da 512 GB (formato NVMe) che assicura avvii rapidi e caricamenti immediati delle applicazioni.
Per la grafica, il sistema si affida alla GPU integrata Qualcomm Adreno X1-45, capace di erogare circa 1.7 TFLOPS di potenza computazionale. Numeri a parte, significa che il Zenbook A14 può gestire senza problemi i flussi video ad alta risoluzione (streaming 4K, proiezione su monitor esterni) e supporta anche un po’ di gaming leggero o editing fotografico di base. Naturalmente non è una macchina progettata per il gioco 3D intensivo o il montaggio video professionale: titoli graficamente molto esigenti o lunghe sessioni di rendering metterebbero in difficoltà la GPU Adreno rispetto alle schede dedicate di laptop gaming.
Va detto che con un chip ARM, qualche software specialistico potrebbe non essere (ancora) ottimizzato per questa architettura. Nell’utilizzo comune – navigazione web, Office, produttività standard e anche fotoritocco amatoriale – la piattaforma Snapdragon X ha offerto un ottimo equilibrio tra prestazioni ed efficienza, senza mai farci rimpiangere i classici chip x86. Anzi, il fatto di restare sempre fresca e silenziosa ha reso l’esperienza quotidiana piacevole, senza le improvvise accensioni di ventole che spesso si notano su ultraportatili Intel quando sono sotto stress.
L’elemento distintivo dello Zenbook A14, che lo rende “AI ready”, è la presenza di un NPU dedicato (Qualcomm Hexagon) in grado di elaborare fino a 45 TOPS – un numero che indica trilioni di operazioni al secondo in ambito intelligenza artificiale. Cosa significa questo in pratica? Significa che il portatile è in grado di gestire funzioni avanzate di AI direttamente a bordo, senza dover appoggiarsi al cloud. Windows 11 sta introducendo il nuovo assistente Copilot con varie funzionalità smart (dettatura vocale avanzata, riassunto di documenti, fotoritocco automatico, ecc.), e questo Zenbook nasce pronto per sfruttarle a pieno.
Ma anche in attività più comuni l’NPU torna utile: la videocamera IR, ad esempio, sfrutta l’intelligenza artificiale per riconoscere il volto e può attivare Adaptive Lock e Adaptive Dimming. In sostanza, se ci allontaniamo dalla scrivania il laptop lo percepisce e blocca automaticamente lo schermo dopo pochi secondi (proteggendo i dati da occhi indiscreti), mentre durante l’uso regolare il sistema può oscurare leggermente il display se nota che non lo stiamo guardando, risparmiando energia e aumentando la privacy. Sono piccole innovazioni smart che si apprezzano nell’uso quotidiano e che enfatizzano l’anima “always-on” e sicura di questo notebook.
A tal proposito, va menzionato che a bordo c’è anche il chip di sicurezza Microsoft Pluton, normalmente presente su macchine business, che custodisce a livello hardware le credenziali e le chiavi di crittografia, aggiungendo un ulteriore livello di protezione ai dati sensibili.
Nonostante la presenza di un sistema di raffreddamento attivo (ci sono due ventoline interne e un heat pipe per dissipare il calore), durante le nostre prove lo Zenbook A14 è rimasto quasi sempre silente. Le ventole intervengono raramente e solo sotto carichi prolungati, grazie anche al cosiddetto Whisper Mode 0dB in cui il portatile resta fanless finché il carico di lavoro è leggero. Quando messo alla prova con operazioni più intense, le ventole si sono fatte sentire un po’ ma mai in modo fastidioso, e il telaio è rimasto appena tiepido nella parte superiore, indice di un buon design termico. ASUS dichiara che questa soluzione consente al processore Snapdragon di spingersi fino a 45W di consumo senza throttling e con rumore contenuto, un traguardo notevole per una macchina così sottile.
Uno dei punti di forza assoluti di questo Zenbook è l’autonomia. ASUS promette miracoli in termini di durata della batteria e, per una volta, le promesse non sono troppo lontane dalla realtà.
Lo Zenbook A14 integra una capiente batteria da 70 Wh – una capacità notevole considerando lo spessore e il peso – e grazie all’efficienza del processore Snapdragon riesce a spremere ogni milliampere. I dati dichiarati parlano di oltre 32 ore di riproduzione video con una carica, un valore che suona quasi incredibile. Ovviamente nell’uso reale quotidiano, fatto di Wi-Fi sempre attivo, navigazione, scrittura e un po’ di streaming, difficilmente si raggiungono risultati simili. I nostri test “sul campo” hanno confermato che questo portatile può coprire due giornate lavorative intere lontano dalla presa di corrente. Se l’utilizzo è più intenso (magari molte videochiamate, app più pesanti o luminosità alta) si copre comunque tranquillamente una giornata piena, superando le 12-15 ore di operatività.
È un vero cambio di paradigma rispetto a tanti ultrabook Intel, dove già arrivare a 7-8 ore reali era considerato buono. L’ottima gestione energetica fa sì che in standby consumi pochissimo: lasciandolo in sospensione la sera, al mattino la percentuale di batteria era praticamente invariata, segno che si può chiudere il coperchio il venerdì e riaprirlo il lunedì trovandolo ancora pronto all’azione.
Quando infine lo si deve ricaricare, il caricabatteria USB-C da 65W incluso fa il suo dovere rapidamente: in circa 1 ora si recupera oltre il 60% di carica, e in meno di 2 ore si passa da 0 al 100%. Apprezziamo il fatto che ASUS utilizzi la ricarica via USB-C Power Delivery, così se necessario si può caricare il laptop anche con un comune power bank potente o con l’alimentatore di un telefono (sebbene più lentamente). L’alimentatore in dotazione è molto compatto e pesa appena 190 grammi: portarlo con sé non incide più di tanto sul peso totale nella borsa, anche se spesso ci si dimenticherà proprio di averne bisogno dato quanto dura la batteria.
Una menzione speciale va fatta all’integrazione con lo smartphone, perché è un aspetto su cui ASUS e Qualcomm hanno lavorato molto. Lo Zenbook A14 arriva con Windows Phone Link preinstallato e soprattutto con il supporto a Snapdragon Seamless, una tecnologia che consente al portatile di comunicare in maniera fluida con dispositivi mobili dotati di piattaforma Snapdragon. In pratica, se avete uno smartphone Android recente (di ASUS o altri brand) potrete ricevere notifiche e messaggi direttamente sul PC, rispondere alle chiamate dal computer usando microfono e speaker integrati, trascinare file da uno schermo all’altro e persino usare la fotocamera del telefono come webcam wireless ad alta qualità.
Nei nostri test abbiamo provato ad accoppiare un telefono Android: in pochi passaggi siamo riusciti a visualizzare sul portatile le foto scattate col cellulare e a duplicare lo schermo del telefono in una finestra di Windows. La continuità tra dispositivi è quindi un altro punto a favore di questo prodotto, utile per chi vuole un ecosistema integrato tra smartphone e PC simile a quello che Apple offre tra iPhone e Mac.
Lo Zenbook A14 è già disponibile sul mercato italiano, presso i rivenditori autorizzati (inclusi gli ASUS Gold Store) e nelle principali catene di elettronica di consumo. Il prezzo di listino è di 1.099 euro: una cifra non trascurabile, ma a nostro avviso del tutto giustificata da questo piccolo grande concentrato di tecnologia, che inaugura una nuova era per i laptop Windows ultraleggeri, proponendosi come un modello interessante per chi dà priorità a mobilità e autonomia sopra ogni altra caratteristica.
Gennaro Annunziata