Il Napoli, con i suoi quattro scudetti (due nell’era Maradona e due più recenti), non è solo una squadra, è una passione, un racconto che si tramanda di generazione in generazione. E se i gol, le parate e le esultanze restano impressi nella memoria collettiva, c’è chi ha avuto il privilegio di catturarli per sempre, fermando il tempo con un click. Parliamo di Salvatore Gallo, Pietro Mosca e Gino Sarpa, i fotografi che, con la loro arte, hanno immortalato la storia del Napoli, vivendone in prima persona le gioie e le emozioni di ben quattro trionfi. Salvatore Gallo è una figura iconica nel panorama della fotografia sportiva napoletana. La sua carriera è indissolubilmente legata agli anni d’oro del Napoli di Diego Armando Maradona. Gallo non è solo un fotografo, ma un cronista visivo che segue la squadra passo dopo passo, dagli allenamenti alle partite più decisive. Le sue immagini sono testimonianze vivide di un’epoca irripetibile: i festeggiamenti spontanei per le strade di Napoli, i volti stanchi ma felici dei giocatori, la gioia incontenibile dei tifosi. Per Gallo, lo scudetto del 1987 e quello del 1990 non furono solo eventi sportivi, ma veri e propri fenomeni sociali che scossero la città. Le sue fotografie, spesso in bianco e nero, hanno un’intensità quasi documentaristica, raccontando non solo il calcio, ma la vita di una città che si identificava completamente con la sua squadra. Pietro Mosca rappresenta un ponte tra le diverse epoche del Napoli. Già presente a bordo campo durante i trionfi maradoniani, Mosca ha continuato il suo lavoro con la stessa passione e dedizione anche negli anni successivi, fino ai recenti scudetti. La sua longevità professionale testimonia una profonda conoscenza dell’ambiente calcistico e una straordinaria capacità di adattarsi ai cambiamenti della fotografia sportiva. Le sue immagini spaziano dai volti noti del passato ai protagonisti odierni, mantenendo sempre uno stile riconoscibile e una grande attenzione al dettaglio. Mosca ha saputo catturare l’evoluzione della squadra, le sue sconfitte e le sue rinascite, fino all’esplosione di gioia degli Le sue fotografie sono un album di famiglia per il Napoli, un percorso visivo che attraversa decenni di storia, raccontando le vittorie e le sfide con la stessa intensità. Gino Sarpa è il fotografo che ha accompagnato il Napoli negli anni più recenti, culminati con gli scudetti del 2023 e 2024. La sua presenza a bordo campo è costante, e le sue immagini sono caratterizzate da un’estetica moderna, spesso dinamica e ricca di colore. Sarpa ha saputo interpretare la nuova era del calcio, con la sua velocità e la sua spettacolarità, traducendola in scatti potenti e coinvolgenti. Le sue fotografie non sono solo documentazione, ma vere e proprie opere d’arte che esaltano l’azione, le espressioni dei giocatori e la passione del tifo. Sarpa ha avuto il privilegio di immortalare l’esultanza di Osimhen, la visione di Kvaratskhelia e la solidità della squadra di Spalletti, contribuendo a fissare nell’immaginario collettivo i momenti più gloriosi degli ultimi anni. La sua abilità nel cogliere le sfumature emotive e la sua maestria tecnica lo rendono un punto di riferimento per la fotografia sportiva contemporanea. Salvatore Gallo, Pietro Mosca e Gino Sarpa sono più di semplici fotografi; sono i custodi della memoria visiva del Napoli. Attraverso i loro obiettivi, hanno raccontato non solo le vittorie, ma anche la cultura, la passione e l’identità di una città.
SPORT
2 giugno 2025
Il record di Gallo, Mosca e Sarpa. I fotografi dei quattro scudetti