Volla. È stata una notte di puro orrore quella vissuta da una donna di origini moldave nelle strade di Volla. Una lite domestica si è trasformata in un incubo a occhi aperti: urla nel cuore della notte, una donna ferita e terrorizzata, un uomo armato in fuga e l’intervento provvidenziale dei carabinieri che ha scongiurato l’irreparabile.
A lanciare l’allarme sono stati alcuni passanti, richiamati dalle grida disperate provenienti da un’abitazione nei pressi del centro cittadino.
Quando la pattuglia della Tenenza di Cercola è giunta sul posto, si è trovata davanti a una scena drammatica: la donna era in stato di shock, il corpo martoriato da lividi, tagli e segni evidenti di una brutale aggressione. Accanto a lei, il compagno, un uomo di 59 anni di origini ghanesi, agitato e violento, ha reagito con ferocia: ha spintonato i militari e ha tentato la fuga a piedi.
Ne è nato un inseguimento concitato per le strade della cittadina, conclusosi con l’arresto dell’uomo. Addosso portava ancora un coltello da cucina, sporco di sangue. La successiva perquisizione nella sua abitazione ha portato al rinvenimento di un altro coltello e persino di una mannaia. La donna è stata immediatamente trasportata al pronto soccorso dell’Ospedale del Mare, a Napoli.
Nonostante le gravi lesioni, fortunatamente non è in pericolo di vita. Ma è stato nel gelo di una sala d’ospedale che ha trovato la forza di raccontare tutto: mesi di soprusi, di violenze psicologiche e fisiche. Ha confessato di essere stata costretta più volte a subire rapporti sessuali contro la sua volontà, in un clima di terrore e umiliazione quotidiana.
Ora l’aggressore si trova nel carcere di Napoli-Poggioreale. Le accuse che pendono su di lui sono pesantissime: violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale, porto abusivo di armi e presenza irregolare sul territorio italiano.