Un libro sugli errori giudiziari: mille arresti ingiusti ogni anno e milioni di risarcimento
È italiano, risiede al Sud ed ha tra i 25 e i 40 anni. E’ il profilo della vittima-tipo di ingiusta detenzione in Italia, un fenomeno raccontato nel volume “Innocenti” (Giappichelli) scritto da Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone.
La vittima-tipo resta in carcere da un mese fino a un anno, per rapina, furto ed estorsione e poi viene assolto dopo tre anni, con tante scuse e un corposo risarcimento che arriva lentamente. Da oltre trent’anni, ogni anno, in Italia vengono in media arrestati o condannate da innocenti mille persone, al ritmo di una ogni otto ore. Per risarcirle lo Stato ha speso fino a oggi poco meno di un miliardo di euro: ogni minuto che passa dalle casse dell’erario escono 57 euro in indennizzi. Il libro è un viaggio – ricco di storie, dati, curiosità, piccole e grandi schizofrenie – nel fenomeno più trascurato, misconosciuto e sottovalutato del nostro sistema giustizia.
Un problema che si concentra soprattutto nelle città del Sud: negli ultimi 10 anni, per esempio, Napoli ha fatto registrare poco meno di mille casi (965). La solo Calabria, nello stesso periodo, ha assorbito un terzo dell’intera somma destinata ai risarcimenti a livella nazionale (oltre 103 milioni di euro degli oltre 319 stanziati dallo Stato).


