Il Sorrento riparte e rilancia con Mirko Conte. L’allenatore ex Turris è stato scelto dal club rossonero dopo Giovanni Ferraro. Per Conte, ex difensore di Napoli e Piacenza, si tratta di un’occasione intrigante per tornare in pista dopo l’esonero “forzato” alla Turris pagando colpe non sue e una gestione scellerata che poi ha portato la società corallina all’esclusione dal campionato. Adesso, Mirko Conte ha l’opportunità di poter lavorare in una società sicuramente sana, in un ambiente con poche pressioni e dove potrà anche avere a disposizione un vivaio da cui poter attingere. “Sono deciso a giocarmi al meglio questa chance che per me rappresenta una occasione importante, visto che lo scorso anno ho deciso di lanciarmi nella mischia come “capo allenatore” e l’ho fatto senza paracadute in una squadra blasonata come la Turris, che però a livello societario ha poi palesato tante – troppe – difficoltà – ha dichiarato Conte – Qui c’è la giusta serenità per lavorare bene, al netto delle difficoltà logistiche che si prospettano. Questo aspetto, però, non dovrà mai rappresentare un alibi bensì una spinta in più per provare ad andare oltre ogni ostacolo che incontreremo sulla nostra strada. Aver già conosciuto il girone può rappresentare un piccolo vantaggio per me perché in parte conosco già con quali realtà ci andremo a confrontare. Di sicuro, ci saranno una serie di corazzate, espressioni di grandi città, che faranno un campionato di vertice ma anche formazioni che con la giusta programmazione potranno lottare per i piani alti, come avvenuto quest’anno al Cerignola. Di sicuro, il Sorrento sa qual è il ruolo che intende recitare provando a consolidarsi in categoria e magari a stupire un po’ tutti, attraverso il giusto mix di giovani di valore e calciatori esperti. Siamo una piccola espressione in un torneo di “giganti” e per questo servirà grande senso di appartenenza e desiderio di ben figurare da parte di tutti. Il mio compito sarà quello di provare a far esprimere al meglio quei calciatori che resteranno in organico che i nuovi arrivi cercando di assemblare in fretta un gruppo coeso”, conclude Conte.