Caldo, allerta al Cardarelli di Napoli: fragili sorvegliati speciali
CRONACA
1 luglio 2025
Caldo, allerta al Cardarelli di Napoli: fragili sorvegliati speciali
metropolisweb

Napoli. Pazienti cronici, anziani con più patologie, persone senza una rete di riferimento come i senza fissa dimora. Sono loro, definiti come soggetti fragili, i sorvegliati speciali per i quali è scattata l’allerta negli ospedali italiani in questi giorni di temperature roventi dal Nord al Sud.

Gli accessi ai Pronto soccorso, soprattutto per queste fasce di popolazione, sono già aumentati notevolmente, fino al 20% in più, e le strutture si stanno organizzando per fare fronte alla prevedibile ulteriore crescita della domanda di assistenza.

“Stanno aumentando gli accessi nei punti di primo soccorso e registriamo al momento una impennata – afferma il presidente della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu), Alessandro Riccardi -. Maggiore affollamento si rileva nei Pronto soccorso delle città più calde e anche nelle zone turistiche. Registriamo un’alta percentuale di malori in persone pluripatologiche, nei pazienti cronici o tra gli anziani, perchè in questi soggetti le ondate di calore possono aggravare patologie preesistenti e portare a manifestazioni acute. I malori direttamente legati alle alte temperature, come colpi di sole, colpi di calore e sincopi, invece, sono presenti ma non in grandissimo numero”.

Le situazioni più complicate si registrano in primis nelle grandi città. All’ospedale Cardarelli di Napoli, ad esempio, negli ultimi dieci giorni si è registrato un maggior numero di accessi in Pronto soccorso superando la media dei 210 pazienti al giorno con picchi di 250 nella giornata di lunedì: sono stati circa 450 i pazienti in codice rosso o arancione, pari al 30% del totale.

Si tratta in gran parte di pazienti anziani o con patologie complesse, con malesseri dovuti a disidratazione o a scompensi che provocano disturbi cardiaci o neurologici anche potenzialmente molto gravi.

Altro problema è quello della carenza di personale sanitario. All’Azienda ospedaliera universitaria Dulbecco di Catanzaro, il Pronto soccorso sarà per questo motivo anche rafforzato con 30 specializzandi destinati ai codici minori. Non solo colpi di calore e aumento di malori. Il gran caldo sta determinando anche un effetto collaterale altrettanto grave: i ricoveri sociali.

Si tratta, sottolinea Riccardi, di “anziani soli o di persone senza fissa dimora che, in difficoltà per le temperature roventi e senza una rete familiare o assistenziale cui fare riferimento, si rifugiano nei Pronto soccorso anche in assenza di una patologia acuta vera e propria”. Queste persone, racconta, “vengono ovviamente accolte. Il passo successivo è cercare una sistemazione adeguata, ma se ciò non è possibile arriviamo ai ‘ricoveri sociali’: il soggetto viene cioè ricoverato per motivi sociali, appunto, in relazione alla situazione in cui si trova”. Un fenomeno che va ad aggravare la già critica situazione relativa ai posti letto nei reparti ospedalieri: “Il problema non è nuovo; negli ospedali i posti letto sono diminuiti e con l’emergenza caldo e l’aumento degli accessi nei punti di emergenza, le file e le attese prolungate nei Pronto soccorso diventano, purtroppo – conclude il presidente Simeu – inevitabili”.