Il bilancio votato dall’amministrazione di San Giuseppe Vesuviano era legittimo, il Consiglio di Stato dà ragione al Comune
CRONACA
5 ottobre 2025

Il bilancio votato dall’amministrazione di San Giuseppe Vesuviano era legittimo, il Consiglio di Stato dà ragione al Comune

Andrea Ripa

Il bilancio consolidato votato dall’amministrazione comunale di San Giuseppe Vesuviano a maggio scorso era legittimo. Dopo il provvedimento del Tar Campania arrivato nella rovente estate appena trascorsa, anche il Consiglio di Stato «conferma » il corretto operato della squadra di governo locale in merito all’iter che ha portato alla discussione in aula prima e poi all’approvazione del Rendiconto di gestione per l’anno 2024.Non passa, dunque, il ricorso presentato da quattro consiglieri della minoranza – Vincenzo Sangiovanni, Luigi Moccia, Lorenzo Archetti e Francesco Massa – che avevano duramente contestato l’atto, arrivato all’attenzione dei politici – secondo quanto sostenevano – non seguendo le tempistiche previste dal regolamento.Per il sindaco Michele Sepe il pronunciamento dei giudici del Consiglio di Stato rappresenta una garanzia di quanto correttamente sta agendo la sua amministrazione: «Ancora una volta viene dimostrato, in maniera inequivocabile, che l’operato dell’Amministrazione che ho l’onore di guidare è corretto, integerrimo e orientato al pieno rispetto della legge e delle procedure. Abbiamo sempre lavorato e continueremo a lavorare esclusivamente per il bene della comunità, nella massima trasparenza e legalità». Anche l’assessore con delega al bilancio, Vincenzo Ambrosio, rivendica la legittimità del bilancio consolidato. «Non solo il documento approvato era corretto dal punto di vista sostanziale, ma – come conferma ancora una volta il Consiglio di Stato – lo era anche sotto il profilo formale. La vicenda dimostra come i tentativi di ostacolare l’Amministrazione non abbiano alcun fondamento, mentre resta la realtà di un’azione amministrativa solida e rispettosa delle regole », dice.

Archiviata l’approvazione del documento economico- finanziario, per la squadra di governo locale il ricorso presentato dai quattro consiglieri – che appartengono a una parte della minoranza – fa parte di una «strategia di ostruzionismo politico».«Un atteggiamento che non ha nulla a che vedere con la tutela dell’interesse collettivo, ma che mira unicamente a rallentare e ingolfare la macchina amministrativa, con il solo risultato di gravare la collettività di ulteriori spese legali per alcune migliaia di euro», fanno sapere dal municipio. E Sepe attacca: «Avremmo preferito che l’opposizione scegliesse di confrontarsi nel merito dei problemi, contribuendo con proposte e soluzioni concrete per migliorare il nostro paese. Invece, si è scelta la strada degli escamotage giuridici, che non producono alcun beneficio. Con i soldi spesi per difendere l’Ente in un giudizio che era stato già ampiamente chiarito in Consiglio comunale, si sarebbe potuta realizzare un’opera utile ai bambini e alle bambine di San Giuseppe Vesuviano. Noi difendiamo l’Ente, gli altri sono ancorati a vecchie logiche politiche e battaglie di potere».