Jean-Luc Servino trionfa al Love & Hope International Film Festival di Barcellona
Jean-Luc Servino trionfa al Love & Hope International Film Festival di Barcellona con “Zahira non vuole ballare”.
Il regista Jean-Luc Servino conquista il Love & Hope International Film Festival di Barcellona con il suo intenso dance short “Zahira non vuole ballare”, un’opera di soli tre minuti che ha commosso pubblico e giuria dedicando un pensiero profondo ai bambini di Gaza.Durante la cerimonia di premiazione, Servino è salito sul palco indossando la kefiah, gesto simbolico per rafforzare il messaggio di pace e solidarietà che anima l’intero progetto. Il regista italiano si è distinto tra decine di opere internazionali in nomination nella propria categoria, confermando ancora una volta la forza del linguaggio cinematografico breve come veicolo di emozione e riflessione.Girato in piano sequenza, il film vede protagonista l’artista di Somma Vesuviana Mary Pappalardo, la produzione di Anna Acanfora e la mano del cineoperatore Gianluca De Vito, in un’unione di talenti che ha dato vita a un racconto visivo di grande potenza poetica.
La colonna sonora originale, firmata dal Maestro Alberto Bellavia, pluripremiato compositore ligure, accompagna le immagini con una sensibilità che amplifica il senso di struggimento e resistenza del progetto.In una serata che ha visto la presenza di numerosi volti noti della televisione spagnola, l’Italia ha brillato grazie alla voce autoriale di Jean-Luc Servino, confermandosi ancora una volta protagonista sulla scena cinematografica internazionale indipendente.“Zahira non vuole ballare” è un grido silenzioso contro la guerra e l’indifferenza, un invito a ricordare — attraverso il linguaggio universale della danza e del cinema — il valore della vita e dell’infanzia negata.

