Castellammare. L’assessore Acanfora: «La nostra città è meta per il turismo balneare»
«Castellammare di Stabia meta per il turismo balneare». E’ così che la città è stata presentata alla fiera mondiale del turismo che si è conclusa ieri a Rimini. Per l’amministrazione guidata dal sindaco Luigi Vicinanza ha partecipato all’evento, che ha radunato gli operatori e le istituzioni provenienti da settantacinque nazioni, l’assessore con delega al Turismo, Nunzia Acanfora: «E’ stata proprio Castellammare ad aprire il panel della Regione Campania sulle destinazioni turistiche», racconta con orgoglio.
Assessore, oggi Castellammare si può definire una meta turistica?
«Nel corso del mio intervento ho parlato della città in proiezione futura e del lavoro che stiamo portando avanti come amministrazione per posizionarci sul mercato turistico. Ma tengo a sottolineare che Castellammare, a livello istituzionale, è già riconosciuta come tale».
Cosa glielo fa pensare?
«La Regione Campania anche in occasione della fiera mondiale del turismo ha messo in evidenza quanto Castellammare sia centrale nella costituzione di una Dmo (Destination Management Organization, ndr) che coinvolgerà 41 Comuni del nostro territorio e sarà necessaria per condividere e programmare attività di promozione e offerta turistica. Ci tengo a ricordare che a maggio scorso la Regione ha voluto riunire tutte le amministrazioni delle città a forte vocazione turistica, proprio a Castellammare».
Che riscontri ha avuto, a Rimini, dagli operatori del settore?
«Abbiamo ricevuto i complimenti da tutti i presenti per la nostra spiaggia libera, che abbiamo attrezzato anche con tutti i servizi necessari. L’assessore regionale Felice Casucci ha voluto sottolineare che siamo andati ben oltre quanto prevede la legge regionale garantendo il 61 per cento di spiagge libere a Castellammare».
Insomma, il mare è la carta da giocare in questo momento per attirare i turisti.
«Castellammare non dev’essere nostalgica di ciò che è stata, ma guardare con entusiasmo a ciò che può diventare. Ricordo che sono in corso i lavori per la sistemazione dei pennelli a mare, che ci permetteranno di recuperare tratti di spiaggia anche in via De Gasperi. Ecco, in questa ottica e considerando il lavoro già svolto, Castellammare si può affermare come una meta per il turismo balneare».
Una visione che passa anche dall’apporto che potranno o vorranno dare i privati.
«Penso che già durante l’ultima estate i locali e le attività ricettive abbiano avuto un ottimo riscontro. Stiamo parlando di un’economia che si è rimessa in moto e che può crescere, anche perché i dati sui flussi turistici sono decisamente incoraggianti».
A cosa si riferisce?
«Al fatto che Castellammare è una meta che piace soprattutto agli stranieri. La maggioranza dei visitatori che sono arrivati in città sono inglesi, francesi e spagnoli».
Non un turismo mordi e fuggi, dunque. Ma basta il mare per tenerli sul territorio? Come va integrata l’offerta turistica?
«Per noi sarebbe importante potenziare i collegamenti con le isole, oggi abbiamo solo Capri d’estate che può essere migliorata con più corse. E’ un aspetto che ho fatto presente anche in fiera, perché Castellammare ha tre porti, se consideriamo anche quello commerciale, e rappresentano un asset fondamentale per lo sviluppo».
La città deve ritrovare e potenziare il suo ruolo centrale all’interno del distretto turistico, in pratica.
«Sì, ma non deve più essere vista solo come “una strada per”, perché ha tanto da offrire, a cominciare dal suo patrimonio archeologico. Gli esperti del settore sottolineano sempre l’importanza del Museo Libero D’Orsi e in sinergia con il Parco di Pompei stiamo lavorando per il rilancio delle ville di Varano».
A cosa di preciso?
«Nell’ultimo anno abbiamo organizzato 25 eventi e istituito la navetta gratuita tra il centro cittadino, il Museo e le Ville, per promuovere e valorizzare il patrimonio archeologico. Bisogna continuare e insistere su questa strada».

