Povertà alimentare tra adolescenti: esclusione sociale e disagio psicologico
In Italia, quasi il 30% degli adolescenti riconosce la povertà alimentare e il 73% crede che non tutti abbiano accesso a un’alimentazione sana.
Un’indagine di ActionAid rivela come per i giovani la fame non sia solo una questione di cibo, ma un tema che colpisce profondamente a loro identità, relazioni e salute mentale.
La povertà alimentare si traduce in esclusione, perdita di dignità e autostima. Le rinunce silenziose son molte: alcuni evitano inviti , altri si privao di cibo per non pesare sulla famiglia.
La solitudine che ne deriva non è solo fisica, ma anche emotiva e si riflette in una frattura profonda nella loro socialità.
Monica Palladino, curatrice della ricerca, evidenzia che queste rinunce segnano la dignità dei giovani lasciando cicatrici , visibili e invisibili, difficili da curare.
ActionAid sottolinea che la risposta alla povertà alimentare non può limitarsi alla distribuzione di cibo. Serve un sistema welfare solido, politiche di protezione sociale e accesso universale a mense scolastiche con cibo di qualità. Bisogna costruire un futuro in cui tutti i ragazzi possano scegliere cosa mangiare senza paura, vergogna e con la certezza di un sostegno che garantisca il diritto al cibo per tutti.


