Pagani, molestie sessuali alla baby sitter minorenne: condannato
CRONACA
16 ottobre 2025

Pagani, molestie sessuali alla baby sitter minorenne: condannato

Mario Memoli

Pagani. Avrebbe toccato il seno e le gambe della figlia dei suoi vicini di casa, minorenne di 14 anni che lo avrebbe aiutato ad accudire i due figli  che l’uomo aveva avuto con la compagna. Ma durante uno di quei pomeriggi in cui  sarebbe rimasto solo con la ragazzina e approfittando che i bambini stessero giocando, non avrebbe esitato di palpeggiarle il seno e toccare le gambe della giovanissima badante vicina di casa.

E’ accaduto a Pagani sei anni fa quando la parte offesa aveva da poco superato i 14 anni anni di età.  Processato per violenza sessuale dal Tribunale di Nocera Inferiore un 47enne è stato giudicato colpevole nonostante l’attenuante della minore gravità, ad una pena di 1 anno e 9 mesi di reclusione con l’accusa di molestie. I fatti risalgono al 2019 nella periferia di Pagani. Fu proprio la giovanissima a raccontare di quegli abusi subiti dal vicino di casa. La ragazzina era solita frequentare l’abitazione dell’uomo per fare compagnia ai figli piccoli – come lei stessa ha raccontato ai giudici dl collegio noerino durante il processo – per poi cominciare a notare delle attenzioni ambigue da parte dell’imputato marito  padre dei due bambini, divenuto fin troppo affettuoso.

Nel prometterle anche regali e denaro, un giorno – sempre secondo la ricostruzione della vittima sia durante la fase preliminare dell’inchiesta ch durante il dibattimento – l’uomo, nel salutare la minore, l’avrebbe abbracciata morbosamente, palpandole il seno e le gambe. La minore temendo il peggio riuscì a divincolarsi e a fuggire lontano da quell’abitazione senza farci più ritorno.

La ragazzina tuttavia non raccontò tutto subito ai genitori ma, appunto, smise di frequentare l’abitazione dell’imputato, che cominciò invece a contattarla frequentemente sul telefono cellulare, a seguirla in strada e finanche quando stava con le amiche. I due si erano scambiati il numero di cellulare tempo prima, in ragione della promessa, da parte dell’uomo, di regalare alla adolescente capi di abbigliamento.

La ragazzina che all’epoca di fatti era poco più che 14enne veniva quindi contattata costantemente anche con un numero anonimo avendo bloccato l’utenza dell’uomo. L’anno dopo a quegli episodi, quando avrebbe avuto 15 anni,  la vittima  raccontò tutto alla famiglia, che sporse denuncia ai carabinieri della tenenza di Pagani. Scattò l’inchiesta con il 47enne che finì nl mirino degli inquirenti i quali vollero ascoltare le dichiarazioni della giovanissima.

Quella situazione, come ricostruito dai giudici, lasciò profonde ferite psicologiche nella ragazza che attraversò un periodo di forte depressione, fino ad un ricovero in una struttura protetta. La sua denuncia è stata ritenuta  attendibile, dopo una consulenza redatta da una psicologa, così come deciso dal tribunale in precedenza.

Quindi la sentenza giorni fa a suo carico a un anno e 9 mesi di reclusione: si attendono le motivazioni della decisione dei giudici nocerini per presentare con il proprio avvocato difensore ricorso in Appello.