Scommesse: controlli in varie province, sanzioni e denunce anche a Napoli
CRONACA
18 ottobre 2025

Scommesse: controlli in varie province, sanzioni e denunce anche a Napoli

Metropolis

Si e’ conclusa una vasta attivita’ di”alto impatto investigativo”, anche a tutela dei consumatori, in materia di giochi e scommesse illegali nelle province di Roma,Milano, Napoli, Palermo, Caserta, Latina, Varese, Venezia,Verona e Brindisi. L’operazione, coordinata dal Nucleo Centrale della Polizia dei Giochi e delle Scommesse dello SCO (Servizio Centrale Operativo), in stretta sinergia e collaborazione con l’Ufficio Controlli della Direzione Giochi dell’Agenzia delleDogane e dei Monopoli, – si fa sapere – rientra in una piu’ ampia strategia di contrasto che vede l’impiego dell’expertise investigativa della Polizia di Stato misurarsi sul fronte nazionale ed estero del gioco illegale e delle scommesse, secondo nuovi e sempre piu’ efficaci modelli organizzativi. Le attivita’, che hanno avuto come specifico focus la gestione delle scommesse sportive presso i punti della rete fisica diffusi sul territorio, hanno interessato le provincie di Roma,Milano, Napoli, Palermo, Latina, Caserta, Brindisi, Venezia,Verona e Varese, e sono state condotte dagli specialisti della”polizia dei giochi e delle scommesse” operanti presso le dalleSquadre Mobili e le Sisco competenti per territorio, nonche’ dalle strutture territoriali dell’Agenzia delle Dogane e deiMonopoli, e dalle articolazioni della Polizia Amministrativa eSociale delle Questure. Questo il bilancio delle attivita’svolte: 35 sale scommesse e oltre 300 persone controllate, dicui 108 con precedenti di polizia; 2 persone denunciate in statodi liberta’ per reati connessi all’esercizio irregolaredell’attivita’ di raccolta delle scommesse; sono state accertateoltre 30 violazioni amministrative. Le irregolarita’ determineranno l’irrogazione di sanzioni amministrative pecuniarie per somme complessive superiori a 500.000 euro. Il controllo ha consentito di accertare anche violazioni della normativa antiriciclaggio, attraverso l’utilizzo delle cosiddette giocate “frazionate”, al fine di eludere la verifica dell’identita’ dei giocatori, obbligatoria per la riscossione delle vincite oltre determinate soglie.Questa pratica, in aree ad alta incidenza del crimine organizzato, puo’ consentire a quelle consorterie, anche di tipo mafioso, di “ripulire” il denaro proveniente da attivita’ illecite reinvestendole nei sistemi di gioco su rete per conseguire ingenti vincite.Per tale tipologia di illecito, gli organi di controllo potranno procedere a contestazioni ed all’irrogazione delle sanzioni. Ildispositivo, che ha capitalizzato l’ormai collaudata sinergiatra Polizia di Stato e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli alfine di ottimizzare la capacita’ di contrasto alle forme piu’evolute di illegalita’ nel settore del gioco, ha visto in campooltre 160 unita’, con l’impiego diretto degli “specialisti”provenienti da Squadre Mobili e Sisco di tutto il territorionazionale, formati negli appositi corsi di qualificazione nelsettore dei giochi e delle scommesse organizzati dalla DirezioneCentrale Anticrimine, nonche’ esperti dell’Agenzia con spiccatecapacita’ di analisi dei flussi di gioco e contrasto alleirregolarita’ degli apparecchi da gioco. L’operazione -spiegano gli inquirenti – ha, peraltro, consentito di attualizzare la costante opera di controllo dei luoghi pubblici e degli esercizi di gioco, focalizzando l’attenzione sulle possibili interessenze economiche e sui rischi di infiltrazione della criminalita’ organizzata nel settore del gioco, talvolta attuata mediante sofisticate tecniche di riciclaggio e reimpiego dei beni di provenienza illecita.