Il Savoia dalla doppia faccia, prima perfetto e poi distratto: è fuori dalla coppa

Si infrange sulla traversa del Vito Curlo di Fasano il percorso in coppa Italia del Savoia di mister Raimondo Catalano. La lotteria dei penalty «boccia» la squadra di Torre Annunziata, che dopo una partita alla «Dottor Jekyll e Mister Hyde» escono con le ossa rotte dalla trasferta pugliese. Ora testa e cuore al campionato, bisogna archiviare la delusione – che è sì cocente per come è arrivata – dell’eliminazione dalla coppa. I 90’ di gioco si erano chiusi con il risultato di 3-3 con il Savoia riuscito ad andare sullo 0-3 e capace di farsi rimontare nei minuti finali dalla compagine di Agnelli in vetta al girone H. Il risultato finale dice 8-7 per la formazione pugliese. Il primo tempo dei bianchi è perfetto. Al minuto 8 la squadra dell’ex Catalano già esulta: lancio dalle retrovie di Umbaca per Reis che è freddissimo nel battere il portiere avversario Piras.

Nonostante la reazione di pancia del Fasano, il Savoia trova lo 0-2 all’intervallo con Bayo che al 45’ insacca nella sua porta un cross di Rioda. Nella ripresa è ancora il Savoia a partire forte. Prima sfiora il terzo gol con Umbaca, poi lo trova al 57’ con Checa sull’assist di Fiasco. E’ l’ultimo sussulto prima del blackout. Il Fasano, complici anche le sostituzioni e gli innesti di alcuni dei titolari, comincia a giocare. D’Antona bagna l’esordio con il gol al 64’. Poi ci pensano Sciammarella all’86’ e Loiodice al 95’, entrambi su rigore. E’ il segnale che la lotteria dei penalty premierà i padroni di casa. Dagli undici metri per il Savoia sbagliano Borrelli (parato da Piras) e Forte (traversa). Sono gli errori che condannano la squadra di Torre Annunziata all’eliminazione dalla coppa Italia in favore del Fasano. Un ko che lascia l’amaro in bocca per come è arrivato. Ora testa al prossimo impegno di campionato, al Giraud arriva la Vibonese in un match d’alta quota dall’alto coefficiente di difficoltà.