Castellammare. Lavori al Centro per l’Impiego, rischio chiusura per un anno
Il Centro per l’Impiego di Castellammare di Stabia rischia il trasferimento forzato per almeno un anno, a causa dei lavori di manutenzione straordinaria che riguarderanno l’immobile di via Regina Margherita. Il problema è che – ad oggi – come denunciano i sindacati, la Regione Campania non ha avviato alcun confronto con l’amministrazione comunale per cercare di individuare una sede alternativa temporanea sul territorio. Questo significa che gli inevitabili disagi per i lavori rischiano di ricadere tutti sull’utenza, ovvero i cittadini stabiesi, di Sant’Antonio Abate, di Santa Maria la Carità, Gragnano, Pimonte, Agerola, Casola di Napoli e Lettere, che per sbrigare una pratica potrebbero essere costretti a spostarsi a Torre del Greco o addirittura a Napoli, dove verrebbe smistato tutto il personale dello sportello stabiese. Per comprendere la portata del disagio basta pensare che il Centro per l’Impiego di Castellammare di Stabia sbriga tra le 20mila e le 25mila pratiche all’anno. A scatenare il caos è stata una riunione che si è svolta lo scorso ottobre a Napoli, dove il dirigente responsabile della Regione Campania, ha spiegato che c’è l’urgenza di effettuare i lavori in tutti i Centri per l’Impiego beneficiari dei finanziamenti del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per la ristrutturazione. Soprattutto perché se non dovessero essere completati entro giugno 2026 c’è il rischio di perdere i fondi. Per quanto riguarda Castellammare di Stabia va ricordato che appena lo scorso agosto l’amministrazione comunale ha firmato il comodato d’uso gratuito con la Regione Campania, per l’immobile di via Regina Margherita, per i prossimi 20 anni. In cambio del fitto gratuito, la Regione si è impegnata a garantire lavori di manutenzione straordinaria e di riqualificazione dell’immobile, per un valore complessivo di circa 500mila euro. I lavori dunque si dovranno fare, ma l’urgenza palesata dal dirigente regionale rischia di arrecare non pochi disagi in un periodo dell’anno particolarmente intenso soprattutto per la scadenza dei contratti dei lavoratori stagionali e del programma Gol della Regione Campania, che interessa migliaia di persone. «E’ possibile programare le chiusure chiedendo ai Comuni territorialmente competenti, tenuti ad assicurare la sede del Centro per l’Impiego, una sede sostitutiva?», chiede il sindacato autonomo Csa che incalza «quanto costava in termini di tempo lavorativo avviare interlocuzioni con le amministrazioni comunali? Bastava l’invio di una Pec». «Occorre notiziare formalmente le amministrazioni comunali interessate, in modo che possano rispondere allo stesso modo formalmente circa la loro disponibilità o indisponibilità a individuare sedi provvisorie dei Centri per l’Impiego che si intendono chiudere», sostiene ancora il sindacato autonomo. Mentre Cisl Fp e Uil Fpl, proprio a causa dei disagi causati dal ritardo nella programmazione dei lavori, che ora rischia di ricadere su personale e utenza, hanno addirittura paventato l’ipotesi di uno sciopero: «Siamo pronti alla mobilitazione del personale e ad avviare azioni di protesta pubblica».

