Lite, insulti e ricoveri in ospedale: caos Sant’Anastasia tra il sindaco e l’ex fedelissimo
CRONACA
5 novembre 2025

Lite, insulti e ricoveri in ospedale: caos Sant’Anastasia tra il sindaco e l’ex fedelissimo

Andrea Ripa

Una furiosa lite in strada per una spaccatura politica che appare insanabile. Alla fine chi da un lato e chi dall’altro è stato costretto al ricovero in ospedale per accertamenti medici. A Sant’Anastasia i veleni degli ultimi mesi, conditi da una crisi politica che ha spinto il sindaco Carmine Esposito a interrompere i rapporti con il gruppo di Sant’Anastasia in Volo – rappresentato da due consiglieri e fino a qualche settimana fa a supporto dell’attività amministrativa -, sono alla base della lite tra il primo cittadino e Mario Gifuni che è consigliere comunale alla guida della lista che ha lasciato la maggioranza. Il caos si è verificato in via Casamiranda. Secondo quanto ricostruito il sindaco e il suo ex fedelissimo avrebbero animatamente discusso su quello che non va in paese. Sono volate parole grosse e non sono mancate le tensioni. Alla fine sono intervenuti i carabinieri di Sant’Anastasia. Mentre Gifuni è stato portato all’ospedale di Nola per essere sottoposto a scrupolosi test medici. Anche Esposito ha riferito di essere stato costretto alle cure mediche. Un caso che segnala quanto teso sia diventato il confronto – non soltanto politico – nella città anastasiana che tra qualche mese tornerà alle urne.

 

Nel pomeriggio lo stesso Esposito ha annunciato che si difenderà nelle sedi opportune: “In merito all’episodio verificatosi questa mattina in via Casamiranda, ritengo doveroso precisare quanto segue. Sono stato oggetto di insulti gratuiti e di una messa in scena evidentemente premeditata. Mi sono recato presso una struttura sanitaria per gli accertamenti del caso, e sporgeró denuncia formale per quanto accaduto. In queste ore, tuttavia, sto ascoltando e leggendo ricostruzioni fantasiose e totalmente distorte dei fatti. Desidero ribadire che non ho aggredito nessuno e che quanto avvenuto è stato documentato da testimoni presenti e, probabilmente, anche da immagini acquisite da privati. Invito pertanto chiunque stia diffondendo notizie false o versioni non corrispondenti al vero a interrompere immediatamente tali comportamenti. Ogni ulteriore diffusione di informazioni non veritiere sarà valutata ai fini di un’azione legale per la tutela della mia persona e dell’Istituzione che rappresento. La verità dei fatti emergerà con chiarezza nelle sedi opportune”.