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A Napoli nel Museo Caruso anche i suoi atti di nascita e morte
CRONACA
25 febbraio 2023
A Napoli nel Museo Caruso anche i suoi atti di nascita e morte
Collaborazione tra Comune e Museo per i 150 anni della nascita del tenore
metropolisweb

Napoli. Quando si apriranno ufficialmente le porte del Museo Caruso a Napoli tra i tanti cimeli che saranno esposti, ci saranno anche gli atti di nascita e di morte del tenore.

I documenti sono stati custoditi fino ad oggi nell’archivio del municipio cittadino e la possibilità che siano invece esposti nel Museo, attraverso un prestito, è frutto della collaborazione tra l’amministrazione comunale e il Museo.

La cooperazione tra le istituzioni è stata sancita in occasione di una lezione concerto in onore di Caruso per celebrare i 150 anni dalla nascita.

L’incontro si è svolto nelle sale del Museo MeMus del Teatro San Carlo con Luciano Pituello e Ugo Piovano, il direttore di Palazzo Reale, Mario Epifani e la curatrice del Museo Caruso, Laura Valente.

“Il Museo Caruso è atteso da tanti anni – ha detto il sindaco, Gaetano Manfredi – è un grande riconoscimento a un artista straordinario che ha rappresentato l’Italia nel mondo ed è stato un grande ponte tra l’Italia e gli Stati Uniti e finalmente nella sua città, che ha tanto amato, ha quel grande riconoscimento e quella grande rappresentazione della sua storia e della sua arte”.

Il primo cittadino ha ringraziato il ministero per la Cultura e il ministro Sangiuliano “che sta fortemente sostenendo e spingendo” questo progetto ed ha assicurato che il Comune sarà “molto vicino all’iniziativa nei modi più opportuni e metteremo a disposizione tutta la documentazione in nostro possesso da aggiungere ai tanti cimeli e ai tanti documenti che verranno raccolti”.

E rispetto alla proposta di intitolare l’aeroporto internazionale di Napoli Capodichino a Caruso, Manfredi ha affermato: “E’ un’opportunità che valuteremo con grande attenzione, farlo significa intitolare il biglietto da visita internazionale della città a una personalità conosciuta ovunque nel mondo”.

Il Museo Caruso sarà il primo museo nazionale dedicato a uno dei più grandi tenori di tutti i tempi. Un unico grande spazio, la monumentale sala Dorica, accoglierà non una semplice esposizione di cimeli ma una vera e propria stanza delle meraviglie con animazioni in 3D e piattaforme multimediali, postazioni e installazioni musicali e cinematografiche, un caleidoscopio di effetti rivolto a un pubblico eterogeneo che coinvolgerà gli appassionati, gli addetti ai lavori e i visitatori da tutto il mondo.

Fondamentale la sinergia con un donatore speciale, Luciano Pituello, che con la sua associazione Museo Enrico Caruso-Centro Studi Carusiani di Milano, ha dedicato tutta la sua vita a collezionare cimeli e incisioni originali e che ha deciso di donare la maggior parte dei rari materiali di proprietà del Museo come atto di generosa condivisione di un progetto definitivo sul grande tenore.

Nel corso della manifestazione gli studenti del liceo musicale Boccioni-Palizzi di Napoli si sono esibiti in un repertorio frutto dello studio che hanno condotto in occasione delle celebrazioni in onore del grande tenore. Ma non solo. La lezione concerto è stata anche l’occasione per ascoltare su grammofoni storici d’epoca la voce di Caruso da dischi originali.

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