Ottantanove famiglie convivono con l’incubo dello sfratto a Castellammare. Hanno occupato abusivamente negli anni scorsi gli alloggi popolari, la stragrande maggioranza nel rione Cmi, oggi denunciano una discriminazione rispetto a quanto avvenuto in tutti gli altri Comuni della Campania e inviano una petizione al commissario straordinario Claudio Vaccaro. «In Campania abbiamo avuto tre leggi regionali per regolarizzare questo tipo di situazioni- spiega Roberto Calafati, sindacalista del Sunia- I Comuni dovevano dare soltanto il parere alla sanatoria, le verifiche sui requisiti spettano a una commissione provinciale. In tutti i Comuni c’è stato, a Castellammare no. Avemmo un incontro con l’ex sindaco Nicola Cuomo, ci assicurò che avrebbe esaminato la situazione, ma la delibera non c’è mai stata e poi l’amministrazione comunale è caduta». Situazione di impasse politico-amministrativa, dunque, che potrebbe pesare come un macigno sul destino di queste 89 famiglie. «A Gragnano- ricorda il sindacalista Sunia- pure c’era il commissario prefettizio quando abbiamo lavorato a questa sanatoria, la situazione si è risolta in cinque minuti».
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