Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) ha condannato quattro allevatori di greggi ovini responsabili di aver appiccato incendi boschivi nel Casertano con lo scopo di accelerare il rinnovamento del pascolo erboso. Ne dà notizia il Corpo Forestale di Caserta che ha effettuato le indagini che hanno portato all’arresto in passato dei quattro pastori. La pena maggiore, pari a 7 anni e mezzo di carcere, è stata inflitta all’allevatore Orlando Lombardi, di 44 anni, riconosciuto colpevole di aver provocato nell’agosto dello scorso anno un incendio sul Monte Tifata nel territorio del comune di Caserta. I giudici hanno inoltre condannato a cinque anni di carcere per i tre incendi avvenuti nell’agosto 2012 nei boschi attorno Caserta vecchia, borgo medioevale del capoluogo, Teano e Francolise, gli altri due pastori Angelo Vaiuso e Angelo Affinita, di 58 e 60 anni, e a quattro anni e mezzo l’albanese 36enne Saimir Musej, aiutante di Affinita. In particolare Lombardi, nell’agosto 2015, fu arrestato qualche giorno dopo aver appiccato un grande incendio che aveva interessato 2,5 ettari nella località Gradilli di Caserta; a incastrarlo furono i fotogrammi dei dispositivi di “cattura immagini foto-video”, azionati da sensori di movimento e installati proprio in funzione della lotta agli incendiari. Il pastore era stato notato mentre si fermava a bordo di un’auto lungo la strada che costeggia il tratto interessato dal rogo; l’uomo era in compagnia di un’altra persona, che aveva simulato un guasto al motore dell’auto. I dispositivi immortalarono Lombardi mentre poneva un ordigno incendiario ad accensione ritardata nella folta vegetazione erbacea secca sul retro di un deposito di attrezzi dell’Anas. Otto minuti dopo il suo allontanamento le telecamere iniziarono a riprendere il fumo che si sprigionava dal bosco.
CRONACA
16 febbraio 2016
Incendi boschivi nel Casertano, arrestati 4 piromani