CRONACA
27 febbraio 2016
Torre Annunziata. Pistola dorata in casa, preso lo Scarface dei clan
Sarebbe servita per ostentare potenza. Comando. Mostrarla per intimidire. Magari a chi non voleva pagare il pizzo. A chi avrebbe provato a contraddire e ribellarsi. La formula infatti era sempre una: «qui comando io». E quella pistola placcata in oro era la dimostrazione del delirio di onnipotenza che Luigi Monaco voleva suggerire a chiunque lo guardava, a chiunque avrebbe avuto il coraggio di ribellarsi ai suoi ordini,al controllo del suo territorio . Ma tutto è sfumato. In poche ore, anzi, in pochi minuti. Il tempo di assediare il rione, fare irruzione nella sua abitazione e anche il sogno di essere lo Scarface del clan è finito.
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