CAVA DE’ TIRRENI – Comune di Cava de’ Tirreni ed Equitalia, il braccio di ferro sui crediti non incassati prosegue senza soluzione di continuità: ora l’amministrazione metelliana pensa di togliere alla società il servizio di riscossione. Un clamoroso divorzio, che andrebbe a consumarsi in virtù delle verifiche avviate dall’esecutivo guidato dal primo cittadino Enzo Servalli, volte a scoprire il motivo per cui una parte delle somme derivanti dalle sanzioni amministrative non siano state effettivamente versate nelle casse dell’ente. Gli esami sono stati condotti congiuntamente dagli assessorati al Bilancio e al Contenzioso, retti rispettivamente da Adolfo Salsano e Paola Moschillo, e dai controlli sarebbero emersi dati preoccupanti, che rischiano di esporre il Comune agli accertamenti della Corte dei Conti. In sintesi, numerosi contribuenti cavesi, piuttosto che pagare verbali ritenuti magari ingiusti ritengono più opportuno (e soprattutto conveniente) impugnare i provvedimenti appellandosi alla magistratura, nella speranza che la sanzione venga annullata.
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