Un altro terremoto si abbatte sulle macerie della camorra vesuviana. Una scossa che dai vicoli della droga di Ercolano arriva fino a Torre Annunziata, sfiorando anche la periferia di Napoli: i confini del regno del clan Birra-Iacomino.
Marco Cefariello, il rampollo della cosca fondata da Giovanni ‘a mazza, l’ultimo boss della camorra di Ercolano, si è pentito. Ha deciso di passare dalla parte dello Stato dopo 3 anni di solitudine e tormenti nella sua cella del braccio di massima sicurezza del carcere di L’Aquila. Troppo forte il peso del 41bis, la voglia di ricostruirsi una vita ad appena 29 anni. Troppo debole il potere di quel clan che in strada e dietro le sbarre ormai non conta più nulla, distrutto da arresti e condanne.
+++TUTTI I DETTAGLI IN EDICOLA OGGI SU METROPOLIS QUOTIDIANO+++