Un’annata dai due volti. Prima quello arrabbiato, stanco per le tante panchine, poi quello sorridente di chi sa di essere diventato decisivo. Per Karamoko Cissè l’avventura con il Benevento è stata una vera e propria metamorfosi: fino a gennaio un rendimento non eccellente e le tante esclusioni quasi a convincerlo che sia meglio emigrare a Mantova. Poi però lo stop della dirigenza cambia le carte in tavola. Cissè inizia a guadagnare la fiducia di Auteri e, a suon di gol, diventa il corazziere dei sanniti. Da febbraio in poi è infermabile: sette gol in undici partite, con le perle messe a segno con Andria prima e Paganese poi fondamentali per dar vita alla fuga decisiva. Ieri la ciliegina sulla torta: la rete al Lecce è il manifesto delle sue grandi capacità sia balistiche che fisiche. Spalle larghe e gol pesanti. Cissè non ha nessuna voglia di fermarsi.
SPORT
1 maggio 2016
B come Benevento. Cissè, la freccia nera dai gol pesanti