Il lunghissimo applauso di centinaia di persone ha accolto il feretro di Marco Pannella a Piazza Navona. Una cerimonia laica per l’ultimo saluto in uno dei luoghi simboli delle sue battaglie civili.
Sul palco un video ripercorre le tappe della lunghissima storia di battaglie civili del leader radicale. Scorrono le immagini in bianco e nero delle tribune politiche con Giulio Andreotti, le testimonianze di Celentano, le musiche di Vasco Rossi, le copertine dei settimanali e le prime pagine dei giornali su divorzio, aborto, le battaglie contro la fame nel mondo, le violenze subite in piazza dai militanti negli anni ’70 e oltre.
«Marco non ha mai parlato del suo funerale, però tantissimi anni fa aveva detto: “Al mio funerale non voglio che si pianga, voglio che si rida e che ci sia musica”. Questo l’unico auspicio di Marco» ha detto Mirella Parachini, compagna storica del leader radicale scomparso.
Il Requiem di Mozart ha segnato l’inizio del funerale laico. Poi è toccato a Rita Bernardini iniziare la cerimonia ricordando come proprio a Piazza Navona si tennero le grandi manifestazioni delle lotte di Pannella e dei radicali.
Ieri la camera ardente e la veglia nella sede del Partito radicale. Sulla bara, una bandiera del Tibet e corone di rose. A salutare Pannella una folla commossa: gente comune, vecchi militanti, compagni e amici, il segretario dei Radicali italiani Riccardo Magi, il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova. Ad accoglierli, già al piano terra dell’edificio, un’ immagine di Pannella che lancia un bacio, con sopra la scritta ‘a subito’.
“Solo a piazza Navona che è la piazza dei Radicali, solo a piazza Navona poteva nascere quello che è nato, solo a Piazzs Navona. È solo a piazza Navona si può concludere la storia di Pannella”. Così l’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli, con un passato nei radicali, ha commentato a LaPresse la cerimonia laica nella nota piazza romana per Marco Pannella.