Il Gear VR della Samsung è uno dei visori per la realtà aumentata, che sono stati ultimamente lanciati sul mercato consumer. Tra questi dispositivi sono da annoverare il Cardboard di Google, che costa solo 14 euro ed è compatibile con molti smartphone Android, e l’HTC Vive, molto più costoso con i suoi 900 euro. Il Gear VR si colloca a metà strada, anche se è piuttosto lontano dal Vive per vari aspetti non ultimo quello del prezzo, visto che costa 129 euro (offerto a metà prezzo fino al 4 giugno a chi acquista un S7 o S7 edge). Purtroppo non è compatibile con tutti gli smartphone, ma solo con i più recenti top di gamma Samsung (Note 5, Galaxy S6 e S7, nelle versioni flat ed edge), elemento questo da tenere in debita considerazione nella valutazione dei costi da sostenere.
Il visore della Samsung pesa 318 g ed ha una robusta struttura in plastica con rivestimento in gomma tale da renderlo, una volta indossato, comodo, in particolar modo nella parte che aderisce al volto. Il rivestimento è fissato al dispositivo tramite velcro ed il tutto calza perfettamente intorno alla testa grazie ad un elastico regolabile agganciato ai lati.
Nella parte superiore del visore si trova una rotellina nera dedicata alla regolazione della messa a fuoco delle lenti, operazione che va eseguita la prima volta che si indossa il dispositivo. Sulla parte destra, sul bordo nero, sono posizionati i tasti del volume. Sempre sullo stesso lato, a discapito degli utenti mancini, c’è un touchpad per interagire con i contenuti visualizzati ed un tasto fisico per tornare alla schermata precedente. Mancini o non, va detto che non è sempre facile, o quantomeno automatico, trovare il touchpad con l’indice, portando contemporaneamente il medio sul tasto indietro.
Il Gear VR, come già detto, non integra un display proprio, non può quindi funzionare da solo, ma ha bisogno di uno smartphone per visualizzare i contenuti. A prescindere dal dispositivo utilizzato, la risoluzione sarà sempre di 2560 x 1440 pixel (1280 x 1440 per occhio).
Una volta connesso al dock frontale lo smartphone ed indossato il visore, è necessario effettuare la procedura di messa a fuoco per poter godere al meglio l’esperienza virtuale. Se della messa a fuoco dobbiamo occuparci noi, in automatico sul dispositivo c’è invece l’avvio di Oculus, l’app attraverso cui si possono scaricare video, applicazioni e giochi disponibili per Gear VR. A dirla tutta le app disponibili non sono tantissime, e le più belle sono inevitabilmente a pagamento.
Tra le app presenti all’interno dello store c’è Netflix, che crea un salotto virtuale, con tanto di mobili, dove è presente uno schermo per la visualizzazione dei contenuti offerti dalla piattaforma di streaming: è un po’ come se si guardasse la TV in un ambiente asettico ed ovattato. Usando questa applicazione, durante il nostro test, abbiamo talvolta avvertito uno sgradevole senso di estraniamento, soffrendo anche il fatto di non poter allontanare (o aavvicinare) lo schermo a piacimento. Degna di menzione anche Vsre, un’applicazione per fruire di contenuti, di tipo filmico e documentaristico, creati esclusivamente per la realtà aumentata e forniti da partner quali The New York Times o NBC.
Assolutamente da provare il sorprendente Cirque du Soleil, che consente di assistere agli show del circo canadese, dedicato soprattutto a mimo, acrobazie e giocoleria, da una posizione privilegiatissima, con i performer che ci avvicinano e si esibiscono ad un passo da noi. Divertente Land’s End, un gioco puzzle caratterizzato dal susseguirsi di colori e poligoni, inizialmente non molto interessante ma in grado di creare dipendenza.
La sensazione di immersione a 360 gradi in una realtà altra da quella in cui ci si trova è estremamente piacevole e accattivante, anche se, per rendere l’esperienza completa, occorrerebbe l’interazione fisica con gli elementi presenti nel campo visivo. L’interfaccia utente è molto ben fatta ed Oculus mette a disposizione un ambiente virtuale attraente ed intuitivo, ottima base per tutte quelle che potranno essere le future evoluzioni. A nostro avviso, nonostante il limite costituito dalla compatibilità con pochi smartphone, il Gear VR è tra i migliori visori di realtà aumentata attualmente disponibili sul mercato. Non si tratta certo di un prodotto che si possa definire “essenziale e irrinunciabile”, ma ha grandi potenzialità, che, oltre al puro divertimento, potrebbero estendersi ad altri campi, come, ad esempio, il trattamento di ansie e fobie, attraverso la simulazioni delle situazioni che scatenano crisi. È proprio il caso di dire: chi vivrà vedrà.