Castellammare. «Chi compra le opere rubate non ha cultura, né spiritualità, alimenta solo queste scemenze». Don Antonio Cioffi si scaglia contro i ricettatori, dopo il furto del bambinello dalla statua della Madonna del Carmine, nella chiesa di Gesù e Maria a Castellammare di Stabia. «Non sono il responsabile, vado solo a dire messa», spiega don Antonio che domenica mattina ha annunciato, con la voce strozzata, il furto subito.
«Quella statua è un’icona per i fedeli, tutti quelli che entrano nella chiesa vanno subito a salutare la Madonna – spiega don Antonio Cioffi – Quell’opera è qui da oltre due secoli, dal 1785, da quando andarono via i gesuiti e arrivarono i carmelitani. Tra l’altro, ancora oggi, quella della Madonna del Carmelo è una delle feste più celebrate e partecipate».