Omar Gaye è una delle scommesse di Francesco Montervino. Sì, proprio lui. Ex capitano del Napoli del nuovo corso De Laurentiis. Quello rinato dalle ceneri del fallimento nell’estate del 2005. Dopo aver concluso la sua carriera di calciatore, Francesco Montervino è stato per qualche anno direttore sportivo del Taranto e ora è un procuratore a caccia di giovani talenti nella scuderia di Enrico e Gaetano Fedele. Montervino è lo scopritore di Omar Gaye. “Sono strafelice per quest’operazione andata in porto – dice l’ex Napoli e Salernitana – Soprattutto perché si tratta di una situazione particolare a livello umano. Parliamo di un ragazzo arrivato qui da rifugiato di guerra. In cinque mesi a Napoli l’ho aiutato a inserirsi e a crescere. Dopo poco tempo riuscire a darlo in serie C per me è motivo di grande soddisfazione”.
Francesco Montervino spiega anche come è nata l’operazione con la Juve Stabia. “Semplice. Conosco Fabio Caserta, Ciro Ferrara e Polito, con cui ho giocato a Salerno. Ci siamo sentiti e gli ho prospettato il ragazzo – spiega Montervino – Dopo dieci giorni che Omar stava con loro in ritiro mi hanno telefonato dicendomi di essere contenti del giocatore e che quasi sicuramente l’avrebbero tesserato. Omar è un terzino mancino che ha una grande forza fisica e qualità tecniche non indifferenti – lo descrive Montervino – è chiaro che deve migliorare ma è un giovane su cui poter fare affidamento”. Ieri, alla firma del contratto, lo stesso Francesco Montervino ha scortato Omar Gaye nella sede della Juve Stabia. L’ex giocatore del Napoli non nasconde che il ragazzo è al settimo cielo. “Quando ci sentiamo non nascondo che Omar mi ripete spesso di vivere un sogno. Sono felice per lui perché è un ragazzo che ha sofferto e se lo merita”.
SPORT
5 agosto 2017
Juve Stabia. Montervino presenta Omar Gaye: “In 5 mesi la sua vita è…”