E’ il 30 novembre del 1735, secondo testimonianze dell’epoca, Alfonso Maria de’ Liguori fu avvolto da un fascio di luce e levitò verso l’alto davanti alla folla radunata nella nella chiesa di San Giovanni Battista per pregare. Erano giorni tremendi, e pochi anni prima un terremoto aveva colpito Foggia con l’effetto di provocare un lento e inesorabile allontanamento dei fedeli dalla Chiesa. Si recò in quei luoghi per pregare e quella sera del 30 novembre predicava davanti a una folla di fedeli radunati. L’episodio del fascio di luce è ricordato anche nella raffigurazione di una delle vetrate della cattedrale di Foggia ed anche in un quadro conservato nella chiesa dove sarebbe avvenuto l’episodio. Alfonso Maria de’ Liguori aveva lasciato da poco Napoli in maniera definitiva ritirandosi nuovamente a Scala, e poi presso l’eremo benedettino di Villa degli Schiavi a Liberi (provincia di Caserta e diocesi di Caiazzo), dove fondò la congregazione del Santissimo Redentore. La vita della nuova congregazione fu travagliata, in seguito ai diversi divieti applicati agli ordini religiosi e Alfonso Maria de’ Liguori si valse della propria esperienza giuridica, scegliendo la formula della congregazione religiosa, legale nel Regno di Napoli. La congregazione venne approvata nel 1749 da papa Benedetto XIV. Successivamente all’episodio della levitazione Negli anni successivi alla levitazione, Alfonso si dedicò alla stesura di numerose opere ascetiche, dogmatiche, morali ed apologetiche, tra cui la Theologia moralis 1753-1755 e La pratica del confessore 1755. Fu anche compositore di molte canzoni in italiano e in napoletano, tra cui il celebre canto natalizio «Tu scendi dalle stelle», scritto e musicato durante una sua missione a Nola.
M|CULT
30 novembre 2017
La levitazione di Alfonso de’ Liguori