Una sorta di investimento ma anche di rischio che ha deciso di tentare Sebastiano Liguori, titolare della trattoria e pizzeria Pascarlì dove da ieri è possibile il pagamento in bitcoin. La criptovaluta che circola attraverso il sistema virtuale e definita “l’oro digitale”. Sì perché diversamente dalla moneta in circolazione, ad esempio l’euro in Europa, i bitcoin sono suscettibili di variazioni sull’effettivo valore. «E’ considerato il mezzo di scambio del futuro. Veloce e senza vincoli – spiega Sebastiano Liguori, ristoratore – Da diversi anni ho seguito l’evolversi del circuito dei bitcoin e ne sono rimasto appassionato. Non sono il solo. Ho molti amici residenti a Gragnano che sono “correntisti”. E’ la moneta del futuro, perché resta in un portafoglio virtuale che non può essere rubato. La transazione di denaro, diversamente dalla carta di credito piuttosto che la Postepay, avviene nell’immediato e senza pagare ulteriori tasse. Al pagamento attraverso i bitcoin viene emesso uno scontrino ma in euro.
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