Torre del Greco. La domanda «insidiosa» arriva al termine di una passerella lunga circa un’ora. Dal fondo della sala conferenze dell’hotel Poseidon – affollato come successo in rare occasioni – una donna alza la mano per una domanda a Romina Stilo, la prima candidata a scendere ufficialmente in campo per la carica di sindaco di Torre del Greco: «In questi giorni si parla con insistenza dell’arrivo di circa 300 migranti in città, quale sarà la posizione della sua amministrazione comunale?». L’ex vicesindaco – immortalata esattamente un anno fa insieme al suo mentore Ciro Borriello alla convention organizzata da Matteo Salvini a Napoli – non si scompone. Tira un sospiro, poi ribadisce la «linea-leghista» già affermata in varie occasioni: «Il nostro programma politico è chiaro: ci tocca risolvere prima i problemi dei cittadini di Torre del Greco», la premessa capace di strappare l’ennesimo applauso di una giornata ricca di soddisfazioni per la ricercatrice in genetica dell’università del Sannio.
Eppure, a inizio marzo, il commissario straordiniario Giacomo Barbato – traghettatore del Comune fino al voto – ha ufficialmente aderito allo Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. «Ci sarà da confrontarsi con l’intera città – prosegue senza indugi Romina Stilo – in particolare con i quartieri dove si trovano le possibili strutture di accoglienza. Dialogare, come deve fare un’amministrazione comunale e come non ha fatto il commissario straordinario. Pronto a firmare da “straniero” un atto fondamentale per il futuro di Torre del Greco senza di ascoltare un solo cittadino. Siamo contro le imposizioni, siamo contro i diktat: la solidarietà deve essere spontanea e non imposta dall’alto, magari per favorire solo l’indebito arricchimento di qualche Onlus».
Poi l’impegno ufficiale, la promessa capace di fare esplodere d’entusiasmo la folla accorsa – a dispetto dell’acquazzone venuto giù durante la mattinata – all’Hotel Poseidon: «Tra i miei primi provvedimenti da sindaco, ci sarà la revoca dell’adesione allo Sprar», le parole di Romina Stilo.