SCAFATI – Pasquale Aliberti torna a casa. Dopo il purgatorio dei domiciliari, l’ex sindaco ha ritrovato la famiglia e la “sua” Scafati. Nella giornata di ieri, il rientro salutato con soddisfazione e gioia da numerosi amici che non hanno mancato di manifestare il proprio affetto al politico.
Il messaggio della moglie
Una Pasqua che, in un modo o nell’altro, non sarà certo come tutte le altre in casa Aliberti. Lo ha lasciato intendere la moglie e consigliera regionale, Monica Paolino, la quale ha affidato ad un messaggio sui social network le emozioni per una famiglia riunita dopo tanto tempo. E’ stata una domenica della Resurrezione all’insegna della commozione e della speranza ritrovata, per un incubo che, almeno per ora, sembra rimasto alle spalle, nonostante il momento rimanga molto delicato. «È la Pasqua più bella, nonostante tutto – dice Ci siamo abbracciati, tutta la famiglia, dopo oltre due mesi di lontananza: abbiamo pianto di gioia. Pace, serenità e una vera resurrezione dell’animo è l’augurio che ci siamo fatti e che facciamo a quelle splendide persone che vivono, ogni giorno, nella vicinanza, in silenzio o con un pensiero, al nostro fianco, questo momento buio. Ma noi continuiamo a confidare nella grandezza del Signore e nella verità. Mai arrendersi, mai, soprattutto per chi vive un momento difficile, di solitudine o di dolore».
Il ritorno a casa
Nella giornata di ieri, la famiglia al completo, con Pasquale, Monica e i figli Rosaria e Nicola, nonché i genitori dell’ex primo cittadino di Scafati, avevano già fatto rientro a Scafati. Tanti i messaggi ricevuti da Pasquale Aliberti da parte degli amici ed ex collaboratori che negli ultimi mesi non hanno mai smesso di stare al suo fianco, dicendosi certi della sua innocenza. Era lo scorso 24 gennaio quando il politico in quota Forza Italia era stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta Sarastra sull’ipotesi di scambio politico-mafioso a Scafati, con provvedimento emesso dal Tribunale del Riesame di Salerno su proposta della Dda. L’ex sindaco era finito inizialmente in carcere a Fuorni; in seguito i giudici, accogliendo la richiesta presentata dagli avvocati, avevano disposto gli arresti domiciliari in Abruzzo, a Roccaraso, dove Aliberti è rimasto fino a Pasqua. Poi ieri il ritorno a casa, insieme alla famiglia. L’attesa ora è per l’udienza preliminare dell’11 aprile.