Torre del Greco. Sono due ingegneri, il primo deputato a Montecitorio e il secondo aspirante guida di palazzo Baronale. Eppure i leader locali del Movimento 5 Stelle non sembrano andare propriamente d’accordo con i numeri, anzi. Comincia con una gaffe la campagna elettorale dei grillini di Torre del Greco, scesi ufficialmente in campo per presentare la candidatura a sindaco di Luigi Sanguigno.
I conti non tornano
A introdurre – all’interno dello spazio a 5 stelle aperto in vico Abolitomonte, alle spalle dell’ufficio postale – il profilo indicato dagli attivisti del locale meetup è stato direttamente l’onorevole Luigi Gallo: «In città il cambiamento si tocca con mano – le parole dell’ex professore dell’Ipam di corso Garibaldi – come dimostrano i risultati delle scorse politiche. A Torre del Greco abbiamo superato i 23.000 voti: siamo consapevoli della differenza rispetto alle comunali, ma ci basterà ottenere la metà delle preferenze per vincere al primo turno. E se pure dovessimo portare a casa un terzo dei voti, saremmo sicuro al ballottaggio». Previsioni e proiezioni sicuramente sballate, perché – evidentemente tradito dall’emozione – l’onorevole-grillino ha sbagliato tutti i conti: la vittoria al primo turno potrebbe non essere sicura neanche confermando il boom delle politiche – l’ex sindaco Ciro Borriello, alle elezioni del 2014, toccò quota 23.943 voti e fu ugualmente costretto al ballottaggio con Loredana Raia – mentre un terzo dei voti raggranellati il 4 marzo rischierebbe di lasciare il M5S fuori dal secondo turno. Ma, confusioni numeriche a parte, ai grillini della quarta città della Campania restano – a una settimana dalla presentazione delle liste – diversi nodi da sciogliere: «Il programma non è stato completato – conferma Luigi Gallo – ma sarà composto da complessivi 15 punti: in particolare, punteremo sulla valorizzazione degli ex Molini Meridionali Marzoli e sul rilancio del turismo. L’elenco degli aspiranti a un posto in consiglio comunale sarà, invece, ufficializzato la prossima settimana: sono tutti professionisti, meritevoli di un’adeguata presentazione».
Il candidato 2.0
Non si è dilungato, invece, in chiacchiere Luigi Sanguigno. L’aspirante primo cittadino del M5S – uscito vincitore dal duello casalingo con Geppy Pizza, assente alla presentazione del «suo» candidato sindaco – ha sottolineato come «la campagna d’ascolto non deve mai finire» e ha ribadito la necessità di puntare su una politica smart e green. «Ci prepariamo da anni a questo appuntamento – la riflessione di Luigi Sanguigno – e ci faremo trovare pronti». Poi qualche accenno alla questione rifiuti e trasporti, prima dei saluti finali e il simbolico passaggio di consegne con Ludovico D’Elia. Una staffetta salutata con un timido applauso dalla ventina di attivisti del M5S presenti in sala. Evidentemente la versione «reale» di Luigi Sanguigno – complice l’imbarazzo della prima uscita pubblica – non deve avere reso quanto la versione «virtuale» mostrata attraverso i social. Ma, fortunatamente, il grillino 2.0 ha confermato la possibilità di amministrare una città complessa come Torre del Greco via Skype: «Bisogna utilizzare tutti gli strumenti messi a disposizione dalla tecnologia – la risposta a chi provocatoriamente riportava la tesi della guida a distanza – Non serve stare chiusi 8 ore in un ufficio per garantire un ottimo lavoro».