Torre del Greco. Sono bastate quattro gocce d’acqua e tre strade chiuse per lavori di manutenzione per scatenare l’inferno lungo le strade della quarta città della Campania. Il lunedì nero della viabilità all’ombra del Vesuvio non ha risparmiato nessuna delle zone storicamente «critiche» sotto il profilo della viabilità: a partire da via Nazionale e via Litoranea – le principali arterie di collegamento con il centro storico – e fino ai confini con Ercolano, passando per la trafficatissima via Circumvallazione, si sono registrate code chilometriche e tempi di percorrenza fino a 40 minuti.
A spezzare i fragili equilibri su cui si regge il precario piano-traffico varato dalla passata amministrazione targata Ciro Borriello, la cervellotica decisione dell’assessore ai lavori pubblici Vincenzo Sannino – l’ex dirigente del Comune «ripescato» come politico dal sindaco Giovanni Palomba dopo avere raggiunto il traguardo della pensione – di autorizzare la contemporanea apertura di tre cantieri in tre snodi cruciali per la viabilità cittadina.
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